Rafa Nadal prolunga la sua striscia vincente sul rosso. Dopo i titoli a Monte-Carlo e Barcellona, lo spagnolo supera il secondo turno al Mutua Madrid Open, al termina di una serrata lotta con Fabio Fognini. Il tennista italiano ha il merito di condurre al limite un Nadal non certo nella sua versione migliore, con un gioco d'offesa, costantemente proiettato verso il colpo risolutivo. Rafa non ha il tempo per impostare il suo pacchetto tattico consueto, offre palle accomodanti e subisce le bordate di talento di Fognini. Si aggrappa alla partita, strappa, misteriosamente, il primo set, poi - dopo un secondo in difetto - ha la forza di replicare all'ennesima rinascita di un Fognini di qualità. Sul 54, break Nadal, il punto esclamativo. 76(3) 36 64. 

Il primo set è il manifesto del match. Fognini, fin dalle prime battute, appare perfettamente calato nell'atmosfera della sfida. Piedi ben piantati dentro al campo, soluzioni rapide, staffilate che costringono Nadal alla rincorsa. Rafa si trova a malpartito in uscita dal servizio, graffiato dalla profondità di Fognini e capitola al terzo gioco, con Fognini che chiude un lungo scambio con la stop volley. Fabio pecca però in concretezza, Nadal sbanda ma resta sulle code del rivale, cancella tre palle break, con un servizio chirurgico. Nel sesto gioco, si manifesta l'aggancio, il nastro appoggia la causa di casa, Fognini capitola a 15. La superiorità dell'azzurro è tuttavia lampante, recupera due 15 nel settimo gioco e piazza la seconda rottura, con conferma in battuta. 53. Nadal non riesce a scuotersi, deve anzi fronteggiare un set point. Nuovamente la prima, cardine della risalita iberica. 54. Un regalo a rete, dopo uno scambio in controllo, un errore di rovescio e Fognini si ritrova sotto 0/40. Arriva il secondo ritorno, 55. Il vento condiziona Nadal, due doppi falli e baratro a un passo. 0/40, questa volta è Fognini ad avere tre opportunità. Cinque punti in fila Nadal ed è 65. Fabio si oppone, poi, a due palle set e trova il tie-break. L'inizio è favorevole, 20, ma dal 33 è monologo spagnolo. Snodo cruciale sul 43, con un rovescio spettacolare di Rafa a ribaltare l'inerzia dello scambio. 73 e 76 Nadal. 

Il maiorchino prova ad azzannare la partita, intuendo la rabbia di Fognini. Aggressivo si procura una palla break nel primo gioco del secondo. La reazione è però da campionissimo. Palla corta geniale, dritto ad uscire, Fognini difende il fortino e parte davanti. Nadal aumenta i giri del motore, trova maggior profondità e inizia a macinare gioco con il suo dritto. Nel terzo game, Fabio è ancora costretto ai vantaggi, ma, senza concedere palle break questa volta, respinge al mittente Rafa. Il quarto gioco spezza l'equilibrio, Nadal non mette la parola fine e Fognini si costruisce una chance. Una smorzata, magistralmente coperta, strappa un applauso naturale. Fabio neutralizza poi due palle del contro-break e si ritrova sopra 41. A differenza del primo parziale, non ha qui passaggi a vuoto, conduce, da padrone. 63. 

Nadal conquista i primi due punti, ma osserva un Fognini minaccioso, capace di affiancarsi sul 30/30. Il gratuito di Fabio, qui, è grave, perché apre la strada a Rafa. 10. A lungo, si assiste a uno show del giocatore al servizio, poche possibilità in risposta, pochi acuti ad alterare l'incontro. Fatale, a Fognini, il sesto gioco. Perde le coordinate, Nadal piazza la zampata. 42. Il maiorchino si avvicina al successo nel game successivo, mentre Fognini, nervoso, parlotta con angolo e giudice di sedia. Il talento è però lì, sul Manolo Santana. Tiene a 0 la battuta, col dritto mette alle corde Nadal. Contro-break, inatteso. L'ultimo gioco, il decimo, è ricco di pathos. Fognini è sotto, 15/30 e poi 30/40. Prima e dritto d'autorità ad annullare la prima palla match, passante di rovescio da top-5. Un doppio fallo toglie forza all'incedere italiano, il secondo match point giunge con un brutto rovescio di Fognini. Nadal è letale, 64.