Montecarlo accoglie i campioni, le pedine rilevanti. Nella quarta giornata di gare, al Country Club calcano la terra rossa - su tutti - Stan Wawrinka, Andy Murray e Rafa Nadal. Un trittico succulento. I tre tenori hanno trovato di fronte rispettivamente Vesely, Muller ed Edmund. Lo svizzero ha piegato in tre set il suo rivale, andiamo a scoprire i restanti due
Andy Murray - Gilles Muller
Niente terreno fertile per il N°1 del mondo, il quale si è dovuto sudare la qualificazione contro un ottimo Muller. Il fenomeno scozzese ha dovuto fare i conti con sé stesso e con una condizione ancora lontana dai suoi standard. Lo testimoniano le poche prime e la velocità di crociera espressa in campo. Il servizio rappresenta l'ago della bilancia del primo game, perso causa un disastroso apporto con il colpo d'esordio. Il lussemburghese sembra volare sulle ali dell'entusiasmo, mostrando una solidità invidiabile unita ad un perfetto gioco sotto rete. Gilles custodisce gelosamente il break di vantaggio, ma concede il contro break al momento di chiudere. Il killer instinct del campione viene fuori, scende l'avversario, altra zampata e 7-5. Nel secondo parziale altro allungo di Muller, Murray ricuce repentinamente e ristabilisce l'equilibrio. Il servizio fa l'andatura, ma il game sontuoso del natio di Glasgow - fantastico il passante di rovescio - chiude il match. 7-5, per la seconda volta.
Rafa Nadal - Kyle Edmund
Commedia e poi thriller, senza passare per l'horror finale. Nadal passeggia e poi rischia, quiete e tempesta, ma la paura scema ed il match finisce nelle sue tasche. Sembra un paradosso accennare al rischio dopo un perentorio 6-0 inflitto al biondo classe '95. Una lezione sulla terra, una caterva di colpi inflitti da fondo soprattutto con l'incessante dritto arrotato. Edmund non riesce a rispondere, non reagisce, disfatta. Il secondo set, però, cambia volto; Kyle trova geometrie con il dritto - anche in corsa, pregevole - e diventa più pressante da fondo, impaurendo Nadal. Scambio di break e favori sino a metà set, il servizio torna a far regnare l'equilibrio. Sembra una formalità il tie-break, ma il britannico strappa battuta e set all'iberico e chiama un terzo parziale quasi surreale. 7-5. C'è partita, e che partita. Rafa per due volte timbra il break; nella prima occasione viene rimontato, la seconda è decisiva per le sorti dell'incontro. Il natio di Johannesburg allenta la presa; game, set & match. 6-3 Rafa.