Continua la marcia di Fabio Fognini al Miami Open. L'azzurro di Sanremo, dopo un avvio decisamente a rilento, anche frustrato, si riprende in corso d'opera, sfiancando alla lunga il francese Jeremy Chardy, che perde progressivamente pazienza e misura con i colpi che fino a quel momento gli avevano consentito di guadagnarsi il vantaggio. Le percentuali al servizio crollano, così come l'incidenza dei colpi di dritto, mentre Fabio sale di colpi da fondo e soprattutto in risposta, mettendo costantemente pressione sulla seconda del francese, visibilmente provato da metà secondo parziale al termine. Adesso, per l'italiano, ottavi di finale contro Donald Young, occasione se ce n'è una per approdare ai quarti del mille della Florida.
Avvio di gara tutto di marca francese. Fognini stenta a carburare con il servizio e con i colpi di rimbalzo e, dopo aver offerto una prima palla break salvandola, cede il break nel terzo gioco, lasciando al transalpino fare set di testa. Chardy conferma una buona consistenza di prime in battuta, mentre con la seconda approfitta del suo kick per non lasciare entrare l'azzurro in risposta: nonostante il primo doppio fallo è il dritto a consentirgli di mantenere il vantaggio (31). Tre vincenti di dritto scuotono il ligure, che risale da 0-30 e può continuare a rincorrere il transalpino, la cui prima di servizio tuttavia non trema. Il set si gioca sui restanti turni in battuta di Chardy, che lascia una porta aperta al rientro di Fabio nell'ottavo gioco: una risposta velenosa ed il doppio fallo mettono pressione sulle spalle del francese, che sbaglia anche lo smash poco dopo offrendosi a due palle del controbreak, non sfruttate dall'italiano. I primi screzi con la racchetta - oltre che con l'arbitro - destabilizzano l'azzurro, che stacca la spina e cede 63 il primo set.
Regolare sviluppo dei primi due giochi del secondo parziale, prima della reazione di Fognini che, in risposta e da fondo campo, piazza due vincenti che sembrano sbloccarlo quantomeno psicologicamente. Il passante che, dopo la parità, gli consegna la prima palla break del set, lo conferma, anche se la prima ed il dritto del francese nel momento del maggiore bisogno non lo tradiscono (21). Il medical time out chiamato dall'italiano per un problema al gomito destro non disturba l'andamento del match, con Chardy che non perde ritmo al servizio, conservando l'80% di prime in campo. Fognini tuttavia resta aggrappato alla sfida (33) con relativa fatica, provando a ribaltare l'inerzia nel settimo game. Un capolavoro, in recupero, di rovescio, spiana la strada all'azzurro verso altre due palle break, con il francese che sembra in debito d'ossigeno; la prima esterna annulla la prima, ma sulla seconda, l'attacco centrale del transalpino viene letto e passato di rovescio dal ligure (43). Chardy strappa in risposta, perde la misura ed un pizzico di pazienza, oltre al contatto nel punteggio. Il francese si aggrappa al servizio di Fabio, che vacilla nei primi due punti del decisivo game prima di recuperare con la prima, una buona dose di fortuna (riga su steccata) ed ipotecare il set con il rovescio vincente ai vantaggi.
L'urlo di Chardy, in notevole difficoltà, apre il terzo e decisivo parziale. Il francese arranca, va sotto 0-30 in avvio, ma si salva in qualche modo, confermando però la sua fase calante, di prima ed in generale di qualità della prestazione. Di contro, invece, Fognini sembra finalmente riuscire a liberare il braccio, arrotando il dritto e disegnando con maggiore precisione le righe del campo. I due contendenti si aggrappano alla percentuale di prime di servizio, che fa la differenza nei rispettivi turni in battuta. L'azzurro si conferma maggiormente lucido con le traiettorie da fondo campo, nonostante qualche gratuito di troppo. Il transalpino, invece, prova ad accorciare gli scambi, strappando ripetutamente col dritto: due errori, prima di un back in rete, offrono tre palle break all'italiano, la seconda delle quali viene capitalizzata grazie all'aiuto del nastro.
Chardy va completamente fuori giri, provando ad ogni scambio a piazzare il vincente di dritto: l'effetto, tuttavia, è quello opposto, con Fabio che legittima con una buona continuità al servizio e ottima precisione da fondo campo (42). Pochi, i sussulti, nei restanti game da giocare: Fognini tiene a zero il servizio per confermare il break nell'ottavo gioco, prima di sudare più del previsto nel decimo e decisivo game. Chardy attacca all'arma bianca, arrendendosi a due dritti vincenti dell'italiano che, dopo aver salvato due break ai vantaggi, ipoteca l'incontro al terzo match point con il solito dritto.