Fabio Fognini supera Ryan Harrison e conquista il secondo turno del Miami Open, Masters 1000 in programma sul cemento di Miami dal 20 Marzo al 2 Aprile. Al secondo turno troverà il N°30 del seeding Joao Sousa
L'esordio dei tennisti è tambureggiante, volto all'attacco. Fognini tenta di variare, di cambiare le carte in tavola per distruggere il piano del padrone di casa imprimendo ai colpi la solita potenza ed audacia, Harrison poggia sul servizio e sul classico dritto inside-out, che viaggia ad alti livelli. Il primo game è subito tirato, con l'azzurro che riesce a portare due volte l'americano ai vantaggi, senza riuscire ad impensierirlo. Per la prima svolta del match non c'è bisogno di attendere molto, poiché al terzo game c'è già il break. Harrison non trova la quadratura con il servizio ed il dritto, commette errori e regala all'avversario la possibilità di volare 15-40; la prima occasione è quella buona, vantaggio. I successivi due game scappano via sotto il segno del servizio, poi altro scossone.
Fognini imbecca il game nero, azzeccando poco e spianando la strada al proprio dirimpettaio. Sotto 15-40, annulla due palla break ma cede ai vantaggi - doppio fallo fatale - dopo aver avuto una possibiltà per allungare 4-2. Il pareggio non dura molto, il N°47 ATP infatti restituisce il favore nel game successivo. Il servizio è molle, ed il back di rovescio permette al ligure di incidere. Il dritto - inoltre - gioca brutti scherzi e non funziona discretamente causando gratuiti. Sotto 30-40, il doppio fallo lo condanna. 4-3. Fabio ruggisce ancora sul 5-3 ma non sfrutta l'occasione, il parziale termina 6-4
Il secondo set sembra cambiare i connotati alla gara. Dopo aver tenuto senza particolari problemi il game inaugurale, Harrison lotta e si incunea nelle piaghe lasciate da Fognini. Quest'ultimo è falloso, e le variazioni proposte non danno il frutto sperato. Iniziano a balbettare anche le soluzioni di tocco, dropshot e la palla corta. Va sotto 15-40, due prime lo trasportano ai vantaggi, ma anche lì stesso discorso: l'ultimo dritto spedito lungo costringe il ligure a cedere il servizio dopo 5 occasioni. L'allungo viene confermato dal 3-0, ma Fabio non cede e risale la china. Tiene il servizio e si presenta affamato di punti in risposta. Scende a rete, applica profondità ai colpi e ringrazia un Harrison confuso. E' contro break.
La gara si stabilizza, i tennisti sigillano il servizio e non rischiano con la pallina in mano. Quando il tie-break sembra chiamare a gran voce, Fabio piazza la zampata. Harrison è disastroso, frettoloso, desideroso di garantirsi il prolungamento. Si gioca male la carta del dritto e lascia campo a Fognini, il quale vola 15-40 ma getta alle ortiche la doppia chance. Ai vantaggi, però, arriva il break. L'ultimo game è convulso, nervoso. Fogna vuole chiudere a tutti i costi, Harrison non è d'accordo e sbraccia trovando profondità. Si guadagna due possibilità per allungare la gara, ma trova la porta chiusa grazie ai colpi mortiferi dell'avversario. Un dritto lungo consegna a Fabio la vittoria, secondo turno!
Fabulous Fabio! @fabiofogna saunters into the second round. #MiamiOpen pic.twitter.com/XXJp7Hg6sd
— Tennis TV (@TennisTV) 22 marzo 2017
F.Fognini b. R.Harrison 6-4 7-5