Sorriso a 32 denti, sguardo al cielo e braccia tese. L'idillio che continua e la voglia di sognare e non smettere mai. Ci siamo lasciati così, al cospetto di un Roger Federer strabiliante, emozionante ed emozionato. Indian Wells coincide con il 90° sigillo della carriera, un artista della racchetta. L'ATP consegna alla storia il BNP Paribas Open e si sposta a Miami, con gli States a far sempre da cornice. Per un Federer estasiato, ci sono Djokovic e Murray che arrancano dietro problematiche di natura fisica ed - anche - mentale. Il serbo - consigliato dall'equipe di medici - dice stop e si ferma causa di un problema al gomito. Gli fa eco Murray; stessa questione, stessa fermata. Senza i primi due della classe in un Masters 1000 - non accadeva dal 2009 - Wawrinka sale gli scalini e si prende la fascia di °1 del seeding. L'elvetico può diventare uomo copertina a Miami, Roger permettendo. Discorso analogo per Nadal, chiamato a riscattarsi dopo la prova opaca contro il Re. Insomma Federer in questo momento rappresenta il centro del mondo tennistico, gli altri gli gravano attorno provando ad invertire la rotta; Keplero permettendo. E attenzione a Raonic, il gigante canadese - al ritorno nel circuito dopo l'infortunio al bicipite femorale - ha fame di vittorie.
FAVORITI
Roger Federer
Nel mio pezzo pre Australian Open collocavo tra i favoriti Murray e Djokovic. Scontratisi a Doha nell'atto finale, vittoria Nole, si pensava ad un 2017 all'insegna della conferma, Andy, e del riscatto, Novak. Roger figurava nel comparto outsider, così come Rafa. Pensiero doveroso. Lo Slam oceanico ha invece sparato cartucce pesanti, sentenze brusche ed inaspettate. Fedal in finale, 18° per il Re, Djokovic e Murray eliminati. Un filotto degno delle migliori favole ed il momento magico continua. L'ultimo capitolo si chiama Indian Wells, dove ha messo a sedere - uno dopo l'altro - tutti i contendenti al trono. Robert, Johnson, Nadal, Kyrgios (WO), Sock ed infine Wawrinka. Una sinfonia magica, la 90°, interpretata con un modo nuovo di vedere la gara. Velocità di piedi stazionando appena fuori la riga, sfrontatezza che risiede nell'essere il più offensivo possibile e fare affidamento sul rovescio rigenerato e pungente.
Aggressività in risposta e rovescio a tutto braccio sull'uncinata debole di Nadal
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Senza dimenticarci l'infornata quotidiana di talento
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Dritto in controbalzo e stop volley strabiliante. Magic
- Roger è pronto a prendersi la scena anche in quel di Miami. Ostacolo Del Potro, possibile finale con Nadal
Stanislas Wawrinka
Stan the Man accarezza un'importante occasione, un viatico da percorrere a perdifiato. Senza Djokovic e Murray l'elvetico diventa automaticamente il N°1 del seeding e e può attaccare la parte alta del tabellone. Solito discorso che torna in superficie quando si parla del nativo di Losanna: continuità e concentrazione. Spulciando il suo cammino le insidie non mancano; dall'estroso Dolgopolov, agli ottavi con Isner o A.Zverev. Ma la gloria si può raggiungere, il passetto è necessario. Il fattore psiche sembra essere migliorato, sono una dimostrazione la semifinale agli AO e la finale ad Indian Wells, fermato - in entrambi i casi - da un Federer versione èlite. Il rovescio sarà - come al solito - l'ago della bilancia, ma importante è anche il dritto, vero pozzo di petrolio quando entra e dona profondità. Stan - inoltre - ha sfoggiato un rovescio diverso in risposta, prevalentemente sulle seconde ma anche in occasione di alcune prime morbide. Un inizio di back applicato al colpo classico, che imprime alla palla una traiettoria bassa e tesa.
Qui anche all'interno del punto. Favoloso
Tutti aspettano Waw, Miami è già in fermento
Rafael Nadal
Torna ad essere una costante, un big pronto a scippare sicurezze e match. Rafa non può che puntare l'atto finale a Miami, ancor di più dopo la cocente sconfitta patita contro Federer agli ottavi di IW. L'iberico deve recupera energie fisiche e mentali così da lucidare la carrozzeria. Il cammino in Florida non è dei più floridi, per scherzare un po' con le parole; Kohlschreiber e Dimitrov sono ostacoli duri, che hanno bisogno di essere lavorati. Soprattutto è difficile il confronto con il bulgaro, ostico ed imprevedibile tennista quando la luna illumina il suo talento. La sbracciata non è quella di un tempo, il dritto è meno arrotato, più debole e corto. E la tenuta - alle volte - scarseggia. Eppure il mancino ci ha abituato a scambi di livello, a cose fantascientifiche e fuori dall'ordinario. E' ora di ruggire
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— eTennis League (@etennisleague) 21 marzo 2017
Difesa impressionante di Nadal, che poi passa con il lungolinea
OUTSIDER
Sopra a tutti c'è Nishikori. Il nipponico - N°2 a Miami causa le defezioni - ha un tabellone tutt'altro che proibitivo. La prima insidia potrebbe incarnare il nome di Cilic, in netto calo però rispetto al finale di stagione dell'anno passato. Sgomita anche Thiem, voglioso di dimostrare il suo valore. Sulla strada incrocia Federer, quarti di finale. Da tenere d'occhio Goffin, semifinalista qui nel 2016. Il belga deve difendere i preziosi punti guadagnati e non può permettersi sbavature importanti. Cammino tortuoso, Kyrgios agli ottavi, Wawrinka ai quarti. Menzione per Dimitrov e per il team Next Gen, su tutti A.Zverev e Kyrgios. Del Potro è chiamato al riscatto dopo le ultime uscite opache. Come si comporterà con Federer?