Il francese Jo-Wilfried Tsonga torna ad aggiudicarsi un titolo Atp a distanza di un anno e mezzo dall'ultima volta (Metz 2015), superando nella finale di Rotterdam il belga David Goffin, battuto in rimonta con lo score di 4-6 6-4 6-1. Tredicesimo torneo vinto in carriera dal transalpino, che con questo successo torna ad essere a ridosso della top ten (numero undici al mondo), mentre Goffin non riesce a sconfiggere la maledizioni delle finali del circuito maggiore (due vittorie e sei sconfitte il suo personale bilancio, avendo perso anche l'atto conclusivo del torneo di Sofia solo una settimana fa), ma può consolarsi per essere il primo giocatore belga a entrare nei migliori dieci giocatori del ranking ATP.
Eppure il belga era partito bene nel match odierno dell'Atp 500 di Rotterdam. Pronti, via, e Tsonga deve infatti salvare tre palle break consecutive (0-40): il francese le annulla anche grazie a un errore di un giudice di linea, e nel game successivo ha altrettante chances sul servizio del rivale, che non trema e pareggia i conti per l'1-1. Il primo set è comunque tutto dalla parte del belga, che trova il sospirato break pochi minuti più tardi, disegnando il campo da fondo e mettendo a segno diversi passanti di rovescio, che impallinano Tsonga ogni volta che il transalpino prova la sortita a rete. In poco meno di venti minuti Goffin è avanti 4-1, con doppio break, prima di concedersi un passaggio a vuoto che rimette nel parziale l'avversario. Troppo poco, e troppo tardi, però per Tsonga, che sbaglia tantissimo con i colpi di rimbalzo e non è abbastanza incisivo al servizio. Il primo set va dunque in archivio con lo score di 6-4 in favore di un ottimo Goffin, abile a non farsi sopraffare negli scambi da dietro e praticamente infallibile nel rintuzzare ogni attacco del francese. a
La finale cambia direzione nel secondo parziale, quando Tsonga inizia a servire con migliori percentuali, mantenendo con relativa facilità i propri turni di battuta, senza concedere l'ombra di una palla break. Neanche Goffin offre chances all'avversario, ma è costretto più spesso in difesa dalle violente accelerazioni del francese, che inizia a fare la differenza da fondo, soprattutto di dritto. Gli scambi si abbreviano, a tutto vantaggio di Tsonga, che già nell'ottavo game mette alla frustra il belga, bravo a uscire da una situazione complicata. Il francese alterna grandi giocate a incomprensibili errori con il back di rovescio, ma il suo tennis propositivo gli consente di giocarsi ben cinque set point sul 4-5 servizio Goffin. I primi quattro vengono annullati dal piccolo belga, anche con la complicità del rivale, mentre il quinto è quello decisivo per Tsonga, che livella la partita e la allunga al terzo. E' il momento di svolta della finale, perchè Goffin si disunisce, perde fiducia e viene travolto in un lampo dalla furia del francese, che lascia partire vincenti da ogni parte del campo. Lo show del transalpino gli vale un 5-0 con doppio break in pochi minuti di parziale, preludio alla conclusione del match, chiuso con lo score di 6-1 in poco meno di due ore di gioco.
Tsonga (6) - Goffin (3) 4-6 6-4 6-1