Un urlo: "Vamos!", è quello che si sente nella Rod Laver Arena alla fine del match tra Rafael Nadal ed Alexander Zverev. Nadal c'è, è presente e vuole lottare per conquistare almeno la finale di questi Australian Open. Questo è il messaggio recapitato dal maiorchino a tutti gli avversari della parte bassa del tabellone nella partita vinta, soffrendo e di fisico, contro il giovane Zverev. Una vittoria del genere, al quinto set dopo quattro ore di gioco, Nadal non la otteneva da oltre due anni ed è un segnale molto importante che arriva a tutto il circus Atp, perchè i problem fisici sembrano, definitivamente, messi alle spalle.
La partita del mancino di Manacor, però, non inizia nel migliore dei modi. Zverev infatti riesce a breakkarlo subito nel game di apertura della partita mettendo in mostra uno dei suoi migliori colpi, il rovescio. Il primo set scorre via liscio per il prodigio tedesco che mantiene il suo servizio e si difende dagli attacchi di Nadal che però poi è costretto a capitolare per 6-4. Nel secondo parziale il gioco decisivo è il quarto. Zverev commette quattro errori uno in fila all'altro regalando il break a Nadal che, ovviamente, lo sfrutta benissimo mantenendo costante la percentuale di prime di servizio messe in campo (78% nel set).
Il terzo set è all'insegna dell'equilibrio e anche se il tedesco commette una marea di errori gratuiti, ben diciotto, Nadal non riesce ad approfittarne. Si arriva quindi all'epilogo del parziale senza cessioni del servizio da una parte o dall'altra ed al tie break la spunta Zverev grazie ad un errore di dritto dello spagnolo sull'undicesimo punto. Si arriva quindi al quarto set con Nadal sotto per 2-1 e costretto a tirare fuori tutto l'agonismo che possiede per restare in partita. Il mancino riesce a breakkare Zverev alla prima occasione, portandosi sul 3-0 abbastanza velocemente. La solidità al servizio e la riduzione del numero di errori è stata la chiave vincente per Nadal che non ha mai rischiato di perdere il proprio servizio durante il set.
Si arriva quindi al quinto e decisivo set con Nadal che continua a spingere sull'acceleratore ottenendo immediatamente il break nel gioco d'apertura. Zverev però non molla, recuperando lo svantaggio nel quarto gioco del parziale facendo tornare in mente a Nadal i fantasmi delle ultime sfide perse al quinto set, una su tutte quella contro Fognini agli Us Open. Il gioco decisivo è però quello immediatamente successivo, anzi, in realtà, è un solo punto a decidere il match. Il quinto game è lunghissimo, dieci minuti, ma il punto decisivo è sul 40-40 dopo che il tedesco aveva già annullato due break point a Nadal. Il punto, il più lungo di tutto il match con 37 colpi, viene vinto con tenacia da Zverev, nonostante un Nadal presente su ogni pallina. Il tedesco però paga immediatamente la fatica accusando dei crampi al polpaccio, Nadal quindi se ne accorge e spingendo sull'acceleratore riesce a vincere il gioco e, di conseguenza, la partita. Da lì in poi, Zverev, esce dal match seppur cercando di far correre il più possibile spagnolo che però risponde colpo su colpo mostrando un'invidiabile condizione fisica.