Countodown terminato, si parte. Stanotte prenderà il via il primo Slam stagionale, tra conferme, interrogativi e sorpese all'orizzonte. Ci sono Murray e Djokovic, ma anche Nadal e Federer al ritorno. La potenza di Raonic, la versatilità di Goffin e Nishikori, l'estro di Wawrinka e Thiem, per citarne alcuni.
I GRANDI FAVORITI
Andy Murray
Arrivare a ricoprire il ruolo del più forte, a stazionare più in alto di tutti, non basta. Lo sa bene il tennista di Glasgow, chiamato a distanziare - con tutte le armi a disposizione - la scalata di Djokovic. Quest'ultimo ha spezzato la sua striscia positiva di 28 vittorie consecutive, dando un segnale forte e deciso al mondo della pallina. Il torneo oceanico rappresenta un tabù, 5 finali perse su 5 e tanta voglia di riscatto. Murray e cemento, da sempre un binomio che frutta guadagno. Il suo gioco ponderato, misto alla capacità di mutare le azioni da difensive ad offensive con una facilità pressoché disarmante, lo rendono letale. L'obiettivo sarà non perdere terreno durante lo scambio, prendendo in mano le redini dello stesso. Ciò faciliterà l'esecuzione dei suoi colpi preferiti, su tutti un rovescio dalle tante sfaccettature. Scocca l'ora britannica
Novak Djokovic
E' tornato RoboNole? E' tornata la macchina da guerra in grado di spazzare tutto e tutti? Probabilmente quel Djokovic imbattibile ed ingiocabile lo rivedremo raramente, fatto sta che la vittoria a Doha ai danni di Murray ha dato uno scossone deciso alla sua psiche; intorpidita dopo il magico trionfo in quel di Parigi. Il duro australiano rappresenta la superficie perfetta, per sua stessa ammissione. Sei vittorie tra il 2008 ed il 2016, ed il settimo sigillo che significherebbe record. C'è bisogno di ritrovare sicurezza nei colpi, nel dritto tanto caro, e di limare le crepe viste in difesa. Come suol dirsi, la difesa è il miglior attacco ed il tennis non sfugge a questa regola. La perfetta difesa di Djoker sfiancava il 90% dei giocatori, con piccole eccezioni qua e là. Adesso c'è bisogno di osare maggiormente, di spingere di più. Attenzione al serbo, la fame di vittorie non si placa facilmente
OUTSIDER
Milos Raonic
Il gigante canadese è pronto a prendersi il mondo. Dopo un 2016 che lo ha visto crescere a dismisura, Milos è pronto a limare gli ultimi problemi e volare verso la conquista di un titolo del Grand Slam. Ha accarezzato la possibilità nel tempio di Wimbledon - spazzato via nettamente dal primo Murray versione dominatore - ci riprova in Oceania. Servizio e dritto saranno fondamentali, ma sarà bene attaccare la rete quando l'economia dello scambio lo richiede.
Stan Wawrinka
Stan The Man, Stanimal, bisserà il successo del 2014? L'elvetico è un giocatore - sulla carta - fantastico, in grado di battere chiunque su qualsiasi superificie. Il problema - da sempre - si chiama concentrazione, costanza, forza mentale. Eppure se decidesse di imbeccare le due settimane illegali, potrebbe facilmente alzare il titolo. Precisione nei colpi, dritto tagliente, rovescio da cineteca e tante variazioni. La finale americana contro Novak Djokovic, è un limpido e chiaro esempio.
Roger Federer
Lunga vita al Re, grida in coro il comparto tennis. Noi assecondiamo questo motto e guardiamo con occhio attento il percorso di Federer. Poteva andare peggio, questo è poco ma sicuro. Il campionissimo di Basilea è al ritorno in appuntamento ufficiale dopo 6 mesi di stop, e proverà a stupire i suoi adepti. La classifica lo vede N°17 al mondo, la verità è che il maggior antagonista dei due lassù è sempre lui. La superficie australiana lo fa soffrire leggermente, per la sua lentezza rispetto - ad esempio - agli Us Open. Ma il problema principale che affligge Roger si chiama 3 su 5. La tenuta fisica è precaria, ed il suo gioco potrebbe subire un appannamento pericoloso a lungo andare. Lo svizzero torna a deliziarci, l'intenzione è di arrivare in fondo
Rafa Nadal
Ecco il maiorchino, ecco Rafa. L'iberico ha dato segnali estremamente positivi nelle sue prime uscite, tanto da far sbilanciare positivamente anche i più scettici. Dritto arrotato, grande apertura alare e colpi pungenti e profondi. Vittoria nell'esibizione di Abu Dhabi, quarti fatali a Brisbane contro Raonic. Si gioca a Melbourne, cemento che mette in difficoltà Rafa. Il mancino di Manacor ha - però - fame di vittorie, grinta e cuore per superare ostacoli e spezzare catene.
SORPRESE
Le sorpese rappresentano quella fetta di tennisti poco quotati. Il primo della lista è Nishikori: sbaglia poco il nipponico ed ha uno stile di gioco molto intelligente. Torna Dimitrov dopo la vittoria a Brisbane, il quale potrebbe aggiungere pepe alla competizione; bellezza nei colpi, nella fase d' esecuzione, e tanta efficacia. Attenzione a Bautista Agut, lontano dalla terra rossa ma nelle migliori condizioni fisiche e mentali possibili. Da non sottovalutare Thiem - vera e propria mina vagante - e Cilic.