Due le finali disputate nella mattinata italiana, nei tornei Atp 250 di Sydney (Australia) ed Auckland (Nuova Zelanda), ultimi appuntamenti prima dello Slam di Melbourne, al via da lunedì. A Sydney il lussemburghese Gilles Muller ha concluso la sua settimana perfetta, sbarazzandosi in due set del britannico Daniel Evans, dopo aver fatto fuori Cuevas e Troicki in quarti e in semi. Finale vinta dal veterano Muller con lo score di 7-6 6-2. Ad Auckland vittoria del torneo per l'americano Jack Sock, che ha superato in tre set (6-3 5-7 6-3) il portoghese Joao Sousa. 

Muller ed Evans premiati da Rod Laver. Fonte: Apiainternational.com.au

La finale di Sydney inizia seguendo un canovaccio atteso. Muller è più incisivo al servizio, mentre Evans si dimostra superiore da fondo campo. Sul 2-2 30-30 il lussemburghese si salva alla battuta con un passante stretto che sorprende il rivale, e il punteggio continua a seguire i turni di servizio. Sul 5-6 il britannico salva un set point con un meraviglioso rovescio lungolinea, regalandosi un meritato tie-break. Nel gioco decisivo Evans sale 4-2, prima di sbagliare una volèe non impossibile. Il nastro salva per ben due volte Muller, che converte il secondo set point a sua disposizione chiudendo lo scambio con uno smash. Perso il parziale, Evans comincia a commettere troppi errori non forzati, consentendo al mancino lussemburghese di operare il primo break della partita nel terzo game: è il momento di svolta della finale, perchè poco dopo il britannico concede un altro turno di battuta a un Muller perfetto a rete, che chiude con lo score di 7-6 6-2 in meno di un'ora e mezza di gioco. per Muller si tratta del primo titolo in carriera nel circuito Atp.

Evans - Muller (6) 6-7(5) 2-6

Jack Sock durante la finale di Auckland. Fonte: ASBclassic.co.nz

Ad Auckland il match tra Sock e Sousa è invece una battaglia da fondo campo. L'equilibrio regna sovrano fino al tre pari nel primo set, quando è il portoghese a cedere la battuta sbagliando una volèe di rovescio finita in rete. Sock acquisisce così fiducia e trova un altro break, che gli vale il primo set, sempre su errore dell'avversario, che sbaglia di diritto. L'americano sembrerebbe poter dilagare ma, sull'1-1 del secondo parziale regala la battuta a Sousa con un dritto in salto fuori di metri, salvo operare immediatamente il controbreak. Si giunge così sul punteggio di cinque pari, con Sock che fa harakiri concedendo ancora il servizio con un doppio fallo: il portoghese non si fa pregare e allunga la partita al terzo set. La finale sembra prendere la direzione di Sousa, che sale 2-1 e servizio, ma capitola nel game successivo, lunghissimo e spettacolare. La volata per la vittoria premia infine lo statunitense, che sfonda più volte con il dritto, ringrazia Sousa per un doppio fallo sulla palla break sul 3-4 e chiude i conti in due ore di gioco, conquistando il suo secondo titolo Atp dopo quello di Houston 2015.

Sousa - Sock (4) 3-6 7-5 3-6

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Andrea Russo Spena
Laureato in giurisprudenza, con una passione senza confini per lo sport. [email protected]