Sfida tra esteti quella andata in scena sul centrale di Brisbane, dove Grigor Dimitrov ha superato in tre parziali l'austriaco - numero quattro del tabellone - Dominic Thiem. Una sfida sostanzialmente equilibrata, nel computo dei vincenti e degli errori, decisa da un'inezia, una sbavatura di troppo, nel momento cruciale dell'incontro: Dimitrov appare, paradossalmente, maggiormente solido dell'acerbo rivale. Il ventitreenne paga due passaggi a vuoto, decisivi nel bilancio del primo e del terzo parziale, dimostrando ancora di non saper gestire rabbia e delusione. Rafforza invece le proprie certezze il bulgaro, in costante ascesa negli ultimi mesi: domani semifinale contro il vincente del match tra Nadal e Raonic.
Nemmeno il tempo di scendere in campo che la sfida è subito bella ed equilibrata. Entrambi i contendenti non approcciano nel modo giusto la gara, con le percentuali al servizio che non aiutano i rispettivi turni di battuta. Dimitrov si salva nel primo game, Thiem capitola alla prima occasione offerta. Il vantaggio rasserena l'animo del bulgaro, che si ritrova a gestire con maggiore serenità l'andamento della contesa. Forza, invece, l'austriaco, obbligato a fare gara di rincorsa fin dagli albori del match. Il braccio viaggia, anche se qualche gratuito di troppo non gli consente di riportarsi a contatto con il fuggitivo. Sul 4-2 e servizio, il bulgaro vacilla, offrendo due opportunità di break al rivale che tuttavia non approfitta. Tutto sembra apparecchiato per una comoda chiusura di primo parziale, che però arriva al termine di un vero e proprio stillicidio nel nono game: il bulgaro non chiude alla prima occasione, offrendo un'altra palla del pareggio; dopo averla salvata, altre tre opportunità non capitalizzate. La quarta è quella giusta per venire a capo delle resistenze dell'austriaco.
I primi tre giochi del secondo parziale scivolano via senza alcun sussulto. Thiem ritrova il servizio, oltre ad una rinnovata fiducia nel dritto. Di contro, Dimitrov molla leggermente la presa dopo un'ora scarsa di applicazione, iniziando a peccare con la percentuale di prime. Si salva, ripetutamente, nel quarto e nel sesto gioco, dove l'aggressività in risposta dell'austriaco ed un paio di errori del bulgaro sembrano fare la differenza, anche se il ventitreenne di Wiener Neustadt non ne approfitta. Il set entra nelle fasi calde dopo altri tre turni di relativa tranquillità: Dimitrov vacilla ancora, Thiem sale 0-40: anche in questo caso il bulgaro salva due palle break, capitolando nell'ultima occasione.
E' una sfida di nervi, decisa dai piccoli errori. I primi due possono costar carissimo a Thiem, che ringrazia l'avversario per una non necessaria generosità nel primo gioco del set decisivo. Il bulgaro ritrova l'amico servizio, perdendo un solo punto con la prima e una manciata in più con la seconda. L'austriaco perde terreno e, al contempo, fiducia nei propri mezzi. Avanti 40-15 nel quinto gioco si piace troppo specchiandosi nei suoi colpi, che lo tradiscono d'improvviso. Qualcosa si rompe, nella sua testa, facendo affiorare i soliti problemi legati al nervosismo ed alla frustrazione nei momenti maggiormente roventi. Il dritto scappa, la rabbia anche, e con loro la contesa. Vacilla anche Dimitrov, che nel gioco immediatamente successivo a quello nel quale ottiene il vantaggio, offre due occasioni per l'immediato riscatto, ma resiste, di testa soprattutto. L'occasione perduta taglia le gambe all'austriaco, che, dopo due game, è chiamato a servire per restare nel gioco: la pressione, unita alla frustrazione di una sfida che gli ha voltato le spalle, giocano un brutto scherzo a Thiem, che chiude nel modo meno degno l'incontro con due doppi falli.
G.Dimitrov b. D.Thiem 63 46 63.