Un gradito ritorno nel circuito. Rafa Nadal allaccia le scarpette, lavora duro ed è pronto ad azzannare l'anno alle porte. Il tennista iberico - assente da Ottobre - ha la chiara intenzione di tornare ai vertici, la nona posizione non può soddisfarlo. L'assunzione di Moya nel ruolo di coach suggerisce la volontà di un cambio di passo. Eppure la concorrenza è agguerrita, non bisogna lasciare nulla al caso.
Il 2017 di Rafa inizia a capodanno. Ecco Brisbane, 250 sul cemento australiano che fa eco all'appuntamento cruciale di Gennaio: gli Australian Open, quest'anno amari causa l'estromissione al primo turno per mano di Verdasco. Torna in calendario Rotterdam - 500 sul veloce olandese - che precede la tappa messicana di Acapulco. Da marzo, inizia il tour de force. Aprono i due Masters 1000 sul cemento americano: Indian Wells - dove difende la semifinale - e Miami. Dolci giri di valzer sulla terra di Montecarlo - 9 titoli complessivi, compreso quest'anno - e Barcellona, tappa fondamentale. Vernicia le scarpe di un rosso fuoco a Madrid e Roma, ultimi 1000 prima dell'attesissimo Roland Garros, Slam in cui può brillare.
Albeggia Wimbledon nella seconda parte di stagione, dove il mancino di Manacor arriva senza preparazione. Pausa lunga, tre settimane circa, prima di riprendere la racchetta in Canada, Montreal, Rogers Cup, sesto 1000 della stagione. Coast to coast utile per raggiungere Cincinnati, altro Masters sul cemento che apre le porte a sua maestà Us Open, ultimo Slam abbandonato quest'anno agli ottavi. Viaggio asiatico con tappe Pechino e Shangai nei primi scampoli di Ottobre. Viaggio a Basilea, 500, nella terra del Re poi ultimo Masters in quel di Parigi. Infine le eventuali ATP Finals, nella fantastica cornice raffigurata ai piedi del Tamigi
Ecco il suo calendario completo, che avrà inizio giovedì con la classica esibizione ad Abu Dhabi