Appassionati di tennis, estimatori dello svizzero o - semplicemente - cultori dello sport. Sempre più persone aspettano il ritorno sulla scena di Roger Federer, previsto per la Hopman Cup in Australia. Il campione di Basilea esordirà il 2 Gennaio in coppia con la connazionale Belinda Bencic. Molteplici interviste si sono susseguite nell'ultimo periodo, l'ultima porta la data odierna. Roger - in una conferenza stampa indetta a Dubai valida per la Hopman Cup - ha staccato diversi petali dalla sua margherita di osservazioni. Sotto la lente d'ingrandimento i criteri validi per i controlli nella off-season, gli obiettivi del 2017 ed il magico anno di Murray:
"Non è mai facile dire certe cose, ma credo che con tutto il denaro generato dal tennis si possa avere più denaro per i combattere il doping. E' un pensiero che mi sembra normale, anche se forse non lo è poichè tempo fa abbiamo avuto problemi di natura economica. Comunque - senza dubbio - sarebbe bello avere più controlli nella off-season, è il momento in cui i giocatori lavorano maggiormente e con tanta intensità. L'ho sempre detto, c'è bisogno di attuare ciò in tutti i paesi. Per farlo, servono più soldi. Come metterli a disposizione è un altro discorso, ma credo si possa fare. Sono sempre stato dell'idea che dai quarti di finale in poi - nel momento in cui il montepremi sale - i controlli debbano essere obbligatori."
Pensiero sul 2016 di Murray : "Ha vinto molti titoli, tra cui Wimbledon. Prima o poi credevamo sarebbe diventato il numero uno. Mi ha sorpreso in positivo il fatto che lui abbia terminato l'anno in prima posizione; stazionare in cima alla classifica per una settimana è una cosa, chiudere l'anno lassù è un'altra. Grande rispetto per Andy. Penso che Novak possa tornare N°1 ma nei prossimi mesi sarà difficile farlo, visti i tanti punti che dovrà difendere. Murray si deve salvaguardare, non deve infortunarsi"
Obiettivi personali: "Sono fiducioso, riuscirò a conquistare il 18° Slam. Dovrò essere apposto fisicamente, sto lavorando per far si che ciò accada. Sarà importante esserlo quando sarà tempo di giocare una semifinale o finale. Ci sono andato vicino molte volte, ma ho beccato periodi in cui Nole era ingiocabile ed era difficile batterlo. Dovrò avvicinarmi ad Andy e Novak. Sono stato fermo sei mesi con l'intento di sentirmi nuovamente fresco e ringiovanito. Avevo bisogno di staccare mentalmente. E' stato un momento propizio per far riposare corpo e psiche. Vincere gli Australian Open? Ci sono andato vicino gli anni passati, solo il tempo saprà dirlo"