Nick Kyrgios non si smentisce mai. Dopo essere stato squalificato dall'Atp per aver tenuto un comportamento antisportivo nell'ultimo Master 1000 di Shanghai, il tennista australiano non fa nulla per modificare la sua immagine di bad boy del circuito maschile. Anzi, fa nuovamente scalpore con un'intervista rilasciata a The Straits Times, quotidiano di Singapore.
"Francamente non gioco per diventare numero uno al mondo - le sue parole - non mi interessa. Non è un mio sogno, nè una mia aspirazione. D'altronde essere numero tredici del ranking (sua posizione attuale), o venti, o uno, non fa grande differenza: è solo tennis. La gente mi dice ogni giorno cosa dovrei fare, come dovrei comportarmi, ma a me non importa nulla di tutto ciò. Perchè gioco a tennis? Perchè sfortunatamente tutti abbiamo bisogno di soldi. Ma non bisogna prendersi troppo sul serio. In fondo stiamo parlando solo di tennis, ci sono bel altre cose a cui devo pensare. Il tennis è una cosa piccola rispetto a tutto il resto. Vincere un torneo dello Slam? Sarebbe divertente, nulla più. Avrei voluto giocare a basket, in Nba. Adoro tutto di quel gioco, il campo, il pallone, il rumore durante la partita, l'atmosfera, mentre del tennis mi piace ciò che mi consente di fare al di fuori del campo. I soldi, lo stile di vita. Per me è una benedizione saper praticare uno sport che ti dà così tanti privilegi, che mi permette di conoscere nuovi posti e nuove persone, di girare per il mondo. Sono incredibilmente fortunato a fare quello che faccio, posso essere fonte di ispirazione e gioia per tante persone".
Capitolo allenatori: Kyrgios dichiara candidamente di non sentire la necessità di avere al suo fianco una guida tecnica: "Non mi servono consigli, non sono così concentrato sul mio gioco. D'altronde non ho avuto allenatori per due anni, perchè non ne avevo bisogno. E' solo un gioco. La gente dice che ho talento e che lo spreco, ma questo è un gioco, mentre al mondo ci sono problemi più seri. Solo perche in campo dico qualche parolaccia, non vuol dire che sono una cattiva persona. D'altronde non dico nulla di strano, a volte impreco, ma chi non lo fa? Saper giocare a tennis non significa dover poi mettersi ad educare bambini (qui Kyrgios utilizza una citazione dell'ex stella Nba Charles Barkley). Fuori dal campo sono un ragazzo molto tranquillo, parlo con poche persone, anzi solo con la mia ragazza e la mia famiglia: è questa la mia cerchia".