L'atmosfera scozzese e le onde del Tamigi non sono l'unica meraviglia del pomeriggio britannico. Andy Murray e Kei Nishikori regalano ai 17.000 della 02 Arena un match epico che passerà alla storia come la partita più lunga giocata alle Finals. Il nipponico vince un combattivo e dispendioso primo set, arriva vicino a spuntarla, ma Murray continua la sua corsa, giungendo a 21 vittorie consecutive. Giù il cappello.
CRONACA
I problemi di Murray spuntano all'alba della prima di servizio. Quando non entra, Nishikori può attaccare con il rovescio e spingerlo pericolosamente verso il fondo del campo. Il giocatore in risposta strappa sempre un 30 e si partoriscono game combattuti. Sul 2-1, opportunità Nishikori. Il giapponese è un grillo che rimbalza - agile e veloce - da una parte all'altra del campo, scocca traccianti da fondo ed attacca bene in verticale. Sale 30-40 ma viene freddato ai vantaggi. Situazione analoga va in scena nel 5° game. Sotto 40-15, recupera due punti coprendo bene il campo, si prende il set point ma viene murato dalla prima pungente dello scozzese. Il match prende la piega della battuta, i tennisti si riscoprono metodici e rischiano poco. Murray si porta 6-5, Kei concede la palla break, l'annulla e lo raggiunge al prolungamento. Qui salta ogni schema e si mischiano le carte in tavola. Kei passa con il dritto, risponde Murray costringendolo all'errore; 1-1. Sul 4-3 il nipponico annovera due mini-break nel suo punteggio, planando a palla set con un dritto inside-out d'applausi. Mai dare per spacciato Murray ed il N°1 del mondo ci regala l'ennesimo esempio: aggressivo e inviperito, recupera i due mini-break in risposta poi imbastice - sulla terza palla set - un recupero che ha del clamoroso. Kei attacca profondo, Andy si difende come può, ma stende un tappetto rosso all'avversario che spinge a rete di rovescio, ma viene passato da un recupero thriller di Murray ormai a contatto con i tabelloni. Tutto da rifare. Si viaggia spalla a spalla, poi il britannico stecca con il dritto sul 10-9 e consegna il set in mano asiatica.
Murray però è un maestro in certe situazioni, una vipera che sguscia tra i piedi dell'avversario, quando si trova in risposta nel primo game del secondo parziale. Scarico mentalmente dopo un set spremi sinapsi, Nishikori gioca corto e invita il suo dirimpettaio a colpi ed attacchi facili. E' subito break. Il giapponese - da gran professionista e tennista difficile da estirpare - resta a contatto prima di pareggiare i conti sul 4-3. Sale sopra 30-0, poi sul 15-40 trasforma il controbreak grazie alla seconda opportunità concessagli. Eppure il N°1 non vuole rischiare un altro, eventuale tie-break e così indossa nuovamente l'elmetto e torna in guerra. Puntella traccianti precisi e profondi, gioca ai fianchi e torna - di nuovo - avanti, ringraziando anche i due nastri sfavorevoli all'avversario. Tenere il servizio è una formalità, set britannico. Si va al terzo.
Il terzo porta con sè una nuvola di interrogativi con i primi due game ad appannaggio del servizio. Poi, scatto felino da campione firmato Murray. Poggia sul suo punto di forza, la corsa, e attuando il tergicristallo riesce a sovvertire punti difensivi in offensivi. Nishikori deraglia, Andy brekka. Game fiume sul 2-1, si giocano colpi spettacolari da fondo e nei pressi della rete. Murray cancella con forza due palle break e conferma il vantaggio. Un'altra ghiotta occasione sprecata, altro sudore a bagnare il terreno ed altra energia mentale che si disperde nel buio della 02 Arena. Lo scozzese è astuto, sa cosa deve fare nei momenti clou e azzanna l'ennesimo game in risposta. Sfrutta i pochi errori dell'avversario, lo porta ai vantaggi e lo spinge verso il baratro con il secondo break. Abbiamo imparato con il tempo che Nishikori è un guerriero, si nota dal posizionamento degli arti e dei piedi nel turno di ribattuta, è il Bruce Lee del tennis che imbraccia una racchetta al posto del Nunchaku. Tiene il suo servizio, si porta 5-2 ma non contento del combattimento vuole far giocare un ultimo round all'uomo predisposto dall'altra parte della rete. Dritti lungolinea, rovesci incrociati, soluzioni a rete e chi più ne ha più ne metta. Kei emette ancora un gemito, recupera un controbreak. Sul 5-4 e dopo 3:20 di gioco, Murray si gioca bene l'ultima carta a sua disposizione. Game, set & match britannico.
(GBR) A.Murray b. (JPN) K.Nishokori 6-7(9) 6-4 6-4