Il cammino di Murray verso la finale e la prima piazza nel ranking, prosegue. Lo scozzese vince una partita delicata e rocambolesca, a tratti spettacolare. Un primo set combattutto costringe i tennisti al tie-brek. Qui Berdych vola 6-1 ma spreca - uno dopo l'altro - i cinque set point e viene punito con il punteggio di 10-8. In apertura di secondo parziale, Murray si prende il break ma non chiude sul più bello, riuscendo a subire il controbreak sul 5-4. Il ceco non sfrutta l'occasione e perde ancora la battura, spianando la strada al suo avversario

CRONACA

I primi campanelli d'allarme per Berdych sembrano arrivare già nel secondo game. Un Murray fluido nei movimenti, angolato e profondo con il dritto prova a minare subito le certezze dell'avversario che risponde però presente, pescando dal cilindro due dritti in corsa di rara bellezza. Il match - traballando tra doppi falli, possibili allunghi e scambi veloci - prende la piega del servizio.

Sul 5-5, iconico Berdych che si trasforma in un ribattitore di ferro e riesce a strappare i vantaggi ad Andy, bravo a placare l'animo del suo dirimpettaio. Alla fine, è il tie-break a dare l'ardua sentenza. Il primo sostanzioso allungo porta la firma di Berdych che prima sentenzia Murray con un lungolinea preciso e poi gioca un dritto vincente dall'alto coefficiente di difficoltà. Il ceco vola 6-1, Murray sale 6-3 e - da gran campione qual è -  recupera lo svantaggio poggiando su una gran risposta e riuscendo ad indurre allo sbaglio Tomas. Completa il suo quadretto con un dritto vincente cadendo indietro da scrivere sui libri di storia.

Tutto finito? Macchè. Un doppio fallo del N°2 al mondo consegna un altro set point al ceco che - non assistito dalla fortuna - lo manda lungo. Set point mangiato, set point subito perchè un altro doppio fallo - a ruoli invertiti - proietta Murray verso il parziale. Freddo, glaciale ed 1-0 britannico.

Murray sa bene che il primo game del secondo set risulta - il più delle volte - un crocevia importante per il proseguio del match. Lo scozzese attacca, è un metronomo perfetto che scandisce colpo su colpo la sua supremazia. Si guadagna un break point, annullato. Ai vantaggi - però - nessuna pietà: stavolta il break point viene trasformato, il rovescio di Berdych termina in rete la sua corsa. Il ceco si riaffaccia sul 2-1 quando trasporta - con un misto di forza e tenacia - il game ai vantaggi, raccogliendo nulla di fatto.

La partita scivola via secondo il disegno del servizio eppure sul 5-4, scatto d'orgoglio. Un incredibile Berdych mette alle corde Murray che cade sotto i suoi colpi e concede 3 palle break consecutive. Le prime due vengono annullate dal servizio, la terza finisce in rete e regala il 5-5. Il N°7 delle classifiche mondiali però si da la zappa sui piedi e concede a Murray - tra errori e letture sbagliate - la possibilità di servire ancora per il match. Sul 6-5 Murray sale 40-0, rivive vecchi fantasmi sprecando tre match point ma due ace gli consegnano - definitivamente - la vittoria.

(2) A.Murray b. (7) T.Berdych 7-6(8) 7-5