Terza finale consecutiva (dopo quelle vinte a Pechino e Shanghai) per Andy Murray, che dopo gli US Open di settembre non ha ancora perso un match nel circuito maggiore (k.o. solo in semifinale di Coppa Davis contro Juan Martin Del Potro) e che domani giocherà per il titolo a Vienna. Stavolta il britannico non è nemmeno dovuto scendere in campo per guadagnarsi l'accesso all'atto conclusivo del torneo austriaco, favorito dal forfait per infortunio dello spagnolo David Ferrer. In finale Murray troverà il francese Jo-Wilfried Tsonga, uscito vivo da una sfida durata oltre due ore e mezza contro il bombardiere croato Ivo Karlovic (autore di 22 aces). 5-7 7-5 7-6 lo score finale in favore del transalpino, abile a resistere ai servizi vincenti dell'avversario e a gestire meglio il tie-break del terzo set.
Quella di domani sarà la sedicesima sfida tra Murray e Tsonga, con il britannico che conduce 13-2 nei precedenti e soprattutto ha vinto nelle ultime quattro occasione. Fresco il ricordo dell'incontro di quarti di finale quest'anno a Wimbledon, quando lo scozzese riuscì a prevalere solo al quinto set. Undicesima finale stagionale per Murray (che ha vinto i tornei di Roma, Queen's, Wimbledon, Olimpiadi, Pechino e Shanghai, perdendo invece a Melbourne, Parigi, Madrid e Cincinnati), mentre per Tsonga si tratta della prima assoluta in questo 2016.
Murray (1) - Ferrer (5) walkover
Tsonga (6) - Karlovic (8) 5-7 7-5 7-6(6)
Tante emozioni anche a Basilea, dove il giapponese Kei Nishikori, testa di serie più alta rimasta in tabellone, è andato per due volte a un passo dalla sconfitta contro il lussemburghese Gilles Muller. In vantaggio di un break nel primo set, il nipponico si è fatto rimontare dal rivale, capace di portare l'inerzia della sfida dalla sua parte grazie a improvvise discese a rete e a rovesci in back utilizzati per cambiare ritmo allo scambio da fondo. Partita che si è decisa sul 4-5 del secondo parziale, quando al servizio Nishikori si è trovato 15-40, prima di salvare due match point con un fantastico pallonetto e un raro ace. Vinto il tie-break successivo, il giocatore giapponese ha preso in mano le redini dell'incontro e piegato la resistenza di Muller, k.o. dopo due ore e un quarto di gioco. Per Nishikori si tratta della quinta finale stagionale, dopo quella vinta a Memphis e quelle perse a Miami, Barcellona e Toronto. Suo avversario domani il croato Marin Cilic, anch'egli vincitore in rimonta sul tedesco Mischa Zverev, fratello maggiore di Alexander. Dopo aver perso il primo set con il punteggio di 6-4, Cilic è riuscito a convertire l'unica palla break concessa da Zverev (salvandone invece quattro alla battuta) in tutto il secondo parziale, aggiudicandoselo per 7-5. Nel terzo set il tedesco è andato in calando, ha prima annullato altri break points, salvo cedere nell'ottavo game e arrendersi dopo oltre due ore di gioco.
L'incontro tra Nishikori e Cilic costituisce il remake della finale degli US Open 2014, vinta dal croato. Il bilancio dei precedenti è però favorevole al nipponico (7-3), ritiratosi nell'ultimo match in ottavi a Wimbledon. Per Cilic quarta finale stagionale, dopo quella vinta a Cincinnati e quelle perse a Marsiglia e Ginevra.
M. Zverev - Cilic (4) 6-4 5-7 3-6
Nishikori (3) - Muller 4-6 7-6(3) 6-3