Fa e disfa Andy Murray, ripetutamente, ma alla fine ottiene il successo nella finale tutta europea del Masters 1000 di Shanghai contro l'esordiente Roberto Bautista Agut. Dopo essersi spianato la strada sia nel primo che nel secondo set con due break, lo scozzese scivola su due bucce di banana che lui stesso aveva seminato lungo il percorso, apparendo nei momenti cruciali del match meno risolutore e concentrato del solito. La maggiore qualità negli scambi - e la maggiore pressione in risposta - permette al britannico di portare a casa il tanto agognato trofeo che gli consente di avvicinarsi in classifica a Nole Djokovic e presentarsi nelle migliori condizioni psicologiche verso il finale di stagione.
L'adrenalina che scorre nelle vene dello spagnolo dopo il successo di ieri su Djokovic non gli fa pagare dazio nei primi giochi dell'incontro, quando piuttosto che cedere all'emozione ed allo scotto del noviziato nella finale in un 1000, Bautista è incisivo ed aggressivo, in battuta, nello scambio e nel servizio. Qualche indecisione di troppo di Murray nei primi tre giochi permette all'iberico di tenere i propri turni di servizio con discreta tranquillità, mentre l'inglese si affida alla prima corposa per difendere lo svantaggio. Il crescente ritmo imposto allo scambio dal britannico permette al numero due del seeding di muovere perfettamente l'avversario e portandolo a recuperi laterali non particolarmente graditi. Due errori di misura dell'iberico sembrano spianare la strada al primo break di giornata, ma l'inglese non ne approfitta e Bautista si salva con un tocco di rara finezza a rete. Lo scozzese ha però preso - al netto degli eccessivi gratuiti - le redini del gioco in mano e la costante aggressività sulla seconda del rivale gli permette di operare il sorpasso nel punteggio grazie al break nel settimo gioco.
Un rusticano duello a rete permette a Murray di ribaltare un quindici di svantaggio e confermare l'allungo sul 5-3. Tutto sembra apparecchiato per la naturale conclusione del set, quando il britannico si lascia andare mentalmente su tre set point, esponendosi al contro-break, con Bautista che non si fa pregare e con cinismo e clamorosa concentrazione torna a fare gara di testa. Nel dodicesimo gioco il britannico non si scompone e si guadagna il tie-break, nel quale un errore di dritto, banale, dell'iberico compromette l'esito del set - ed in parte anche dell'incontro - fino al 7-1 finale.
Natale arriva in anticipo a Shanghai e nel secondo parziale gli errori superano di gran lunga i vincenti. Bautista accusa il contraccolpo psicologico dell'occasione mancata e - dopo un primo game di routine per lo scozzese - cede il servizio a zero complici tre regali all'avversario che ringrazia. Murray non ne approfitta nel game successivo e, con non necessaria generosità, consente allo spagnolo di restare aggrappato all'incontro complice il secondo passaggio completamente a vuoto. La sagra del gratuito non termina qui, e nel quarto gioco due ingenui doppi falli dell'iberico spianano la strada allo scozzese, che nel turno di battuta successivo incrementa ulteriormente il vantaggio. Bautista stacca completamente la spina concedendosi al terzo break di fila nel secondo set e ad un impietoso 6-1 finale.