Novak Djokovic vola ai quarti di finale dello Shanghai Masters Rolex, sconfiggendo in due set il canadese Vasek Pospisil. È stata una partita in cui il numero 1 del mondo ha alzato ancor di più il livello del proprio tennis, al cospetto di un avversario che ha provato a metterlo in difficoltà con le proprie doti, in particolare con il servizio. Ma alla fine, come spesso accade, è sempre il più forte a vincere.
Il match si apre con una chiara intenzione da parte di Djokovic: porre al più presto la sua ipoteca sull'incontro. Così, in pochi minuti il giocatore serbo ottiene due break, nel primo e nel terzo gioco, volando in un batter d'occhio sul 4-0 e ipotecando, di fatto, il primo set. Pospisil scende in campo con qualche minuto di ritardo ma anche con la chiara intenzione di lasciare l'impronta su un set ormai perso. Il canadese strappa il servizio al numero 1 del mondo nel sesto gioco, accorciando parzialmente le distanze e portandosi sul 3-4. Ma nessuno riesce a dubitare del fatto che Djokovic porterà a casa questo set: così il serbo riprende la giusta concentrazione per tenere i due turni di battuta successivi, quelli che gli consentono di andare a chiudere con il punteggio di 6-4.
Il secondo set si apre all'insegna dell'equilibrio, soprattutto perchè Pospisil ha alzato nel frattempo le sue percentuali al servizio, provando ancha a prendersi qualche rischio in più e cogliendo di sorpresa Djokovic. Il serbo, però, non corre alcun pericolo quando è lui a servire, tanto che si attende da un momento all'altro la svolta che faccia pendere anche questo set dalla sua parte. Svolta che arriva, puntuale, nel settimo gioco, quello che solitamente è considerato il game determinante nei match di tennis. Break alla terza occasione utile per un Djokovic che salirà molto rapidamente sul 5-3, spegnendo ogni minima speranza che Pospisil stava cullando di allungare la partita. Dall'altra parte, invece, Nole continua ad essere molto solido al servizio, e nel decimo gioco chiude definitivamente i conti con il secondo 6-4 di giornata.