Rimpianto è la parola giusta per definire la partita persa da Fabio Fognini contro Novak Djokovic, nel secondo turno del Masters 1000 di Shanghai. L'azzurro cade nel primo set per via di un break iniziale, poi gioca praticamente alla pari con il numero 1 al mondo per poi veder scappare via la partita a causa di uno dei suoi soliti cali di tensione. Finisce con un duplice 6-3.

La partita inizia male per Fognini, che non entra subito con l'atteggiamento giusto e subisce l'inevitabile break di un Djokovic molto attento a sfruttare le debolezze del suo avversario. Dopo i primi tre game di "ambientamento", l'azzurro inizia ad alzare gradualmente il proprio livello di gioco, mentre dall'altra parte il serbo non gioca di certo il suo miglior tennis, quasi adeguandosi a quello proposto dall'altra parte della rete. Così, Nole è costretto a fronteggiare e a salvare due palle-break nel settimo game e un'altra nel nono gioco: in entrambi i casi ha buon gioco il servizio di Djokovic, anche perchè Fognini non sfrutta al meglio le occasioni che era riuscito a crearsi grazie anche a qualche errore del numero 1 al mondo. E così il primo set se ne va, vinto dal serbo con il punteggio di 6-3.

Anche il secondo set si apre nel peggiore dei modi per Fognini, il quale capitola al secondo tentativo avuto da Djokovic, il quale riesce subito a brekkarlo, ma non è il miglior Nole visto in carriera, e si capisce subito. Alla prima occasione buona del set, infatti, Fabio riesce ad ottenere un contro-break comunque meritato, in base a quanto si stava vedendo nell'ultima mezz'ora di gioco, e la partita diventa più equilibrata anche perchè, come detto, il serbo non si esprime sui livelli ai quali ci ha abituato. Il ligure sente la possibilità di poter allungare la partita, ma la pazienza continua a non essere il suo punto forte. In più Djokovic nel settimo game lo pressa e riesce a portare a casa un break di fondamentale importanza. Nole non sbaglia più, Fognini invece non ne mette dentro più una, e così la partita scivola via. Fabio piazza un altro game tremendo al servizio, e così il serbo può chiudere con un altro 6-3.