Si ferma ai quarti di finale la corsa di Paolo Lorenzi al torneo di San Pietroburgo. Tomas Berdych conferma i favori del pronostico e porta a casa la partita in due set, approdando così in semifinale sui campi in duro indoor in terra russa.
La partita corre sui binari dell'equilibrio fin dai primi scambi, in cui Lorenzi prova ad opporsi alla proverbiale potenza di Berdych con un gioco più vario possibile, anche se raramente il ceco va in difficoltà soprattutto al servizio. L'azzurro, in ogni caso, riesce a mantenere un ottimo livello di gioco, rendendo la vita complicata al suo avversario che dal proprio canto è costretto ad arrendersi alle ottime percentuali al servizio di Paolino. Ci si avvia alla fine del set, il momento è cruciale e gli episodi fanno la differenza. Lorenzi spreca una palla-break nel nono game, che avrebbe potuto portarlo a servire per il set, Berdych dal canto suo è glaciale nel brekkare l'azzurro nel game successivo, chiudendo così il set con il punteggio di 6-4.
Il primo set perso in malo modo fa cadere Lorenzi in un momento di scoramento, che lo porta a cedere anche il primo turno di servizio del secondo set. Berdych, infatti, è bravo a sfruttare la fase negativa del suo avversario, gli strappa la battuta e vola subito sul 3-0, ponendo una seria ipoteca sulla vittoria. Paolo prova a reagire in maniera graduale, ma dopo la grande chance avuta al termine del primo set non riesce più a far breccia sul servizio del ceco, il quale a sua volta svuota un po' la sua mente e gioca a braccio un po' più libero. Così, Berdych mantiene il vantaggio e anzi rischia di aumentarlo, sprecando una palla-break nell'ottavo gioco, ma nel game successivo mantiene nervi saldi e braccio carico per recuperare da 15-30 e chiudere con il punteggio di 6-3.