Torna a scoccare l'ora di Marco Cecchinato. Il tennista palermitano, nato sportivamente al Tennis Club Palermo 2 di san Lorenzo, ha vinto l'Aspria Tennis Cup, torneo disputato questa settimana a Milano e rientrante nel circuito Challenger. Si tratta della terza soddisfazione per il giocatore siciliano nel circuito "cadetto" del tennis internazionale, dopo i successi ottenuti oltre un anno fa a Torino e quasi tre anni fa a San Marino, sempre su terra battuta. Per portare a casa quello che è l'ottavo titolo in carriera - considerando anche i cinque titoli Futures messi in bacheca - , Cecchinato è stato costretto a sconfiggere in finale il serbo Laslo Djere, in un atto conclusivo del torneo meneghino che in realtà ha avuto poca storia.
Cecchinato, decisamente galvanizzato dalla bella vittoria in semifinale contro l'argentino Berlocq, scende in campo con la mente sgombra da pensieri e con il braccio sciolto. E il fatto di portarsi sul 3-0 nel primo set dopo pochi minuti aiuta certamente il giocatore palermitano nella sua tattica, con Djere che fa tanta fatica a gestire i primi turni di servizio, tanto da dover fronteggiare e annullare anche una palla del 4-0. Marco allenta la tensione forse troppo presto, e nel settimo game rischia grosso ma riesce ad annullare cinque chances al serbo per evitare di farlo rientrare in partita, e il pericolo scampato restituisce energia a Cecchinato, che nel game successivo strappa ancora il servizio a Djere, vincendo il primo set per 6-2.
Il secondo set parte in maniera decisamente più equilibrata, ma è ancora il siciliano a tenere il pallino del gioco in mano e a strappare ancora il servizio al serbo alla prima occasione, nel quarto game. Djere sembra quasi scoraggiato all'idea di perdere una finale che lo vedeva in piena corsa, almeno sulla carta, visto il buon rendimento mostrato quest'anno sulla terra, ma Cecchinato sembra essere di un'altra categoria e non avverte minimamente la tensione legata al fatto di essere ormai vicino a un titolo che manca da tempo. La marcia del palermitano non si ferma, anzi nell'ottavo game Marco si permette il lusso di strappare nuovamente il servizio al suo avversario, chiudendo con un altro 6-2 la partita e il torneo.