Era la prima semifinale del Master 1000 di Roma, quella dal pronostico più chiuso, e ha rispettato le aspettative. Sulla terra rossa del Foro Italico la testa di serie numero due Andy Murray si è infatti imposto con il severo punteggio di 6-2 6-1 contro il lucky loser francese Lucas Pouille, entrato in tabellone per il forfait del connazionale Tsonga e capace di issarsi fino alle semifinali, sfruttando tra l'altro un altro infortunio, quello dell'argentino Juan Monaco in quarti. Non c'è stato praticamente nulla da fare per il giovane transalpino, travolto da un Murray ansioso di chiudere la pratica in una giornata caratterizzata da condizioni meteo instabili. Il britannico si qualifica così per la finale degli Internazionali d'Italia 2016, in attesa dell'esito dell'altro match odierno, quello tra il numero uno al mondo Novak Djokovic e il giapponese Kei Nishikori, in programma dalle ore 20 sul campo centrale.
Dopo una mattinata in cui la pioggia è caduta piovosa sul Foro Italico, la prima semifinale comincia nel primo pomeriggio con Andy Murray intenzionato a non fare sconti al suo avversario, per evitare complicazioni come avvenuto nel match di ieri contro David Goffin. Lo scozzese sale infatti subito sul 4-1, concedendo le briciole sui propri turni di battuta, mentre ogni punto al servizio si trasforma in un'avventura per Pouille. Il francese subisce un altro break sul punteggio di 2-5, consentendo al rivale di incassare la prima frazione in un lampo, per la gioia degli organizzatori che temono lungaggini legate all'incognita meteo. Il secondo set è una copia fedele del primo, con un netto dominio di Murray, che lascia al lucky loser francese un solo game in meno di mezz'ora di gioco, chiudendo la pratica per 6-2 6-1. Il tutto senza raggiungere nemmeno l'ora di tennis, in una sorta di allenamento agonistico in vista della finale, che dovrebbe riproporre la sfida con Novak Djokovic, come accaduto esattamente una settimana fa nel Master 1000 di Madrid (dove a vincere in tre set fu il serbo).
Pouille (LL) - Murray (2) 2-6 1-6