Dai dubbi della vigilia all'ora e mezza di tennis a tratti sublime regalato al folto pubblico presente oggi a Roma. Roger Federer ha fatto oggi il suo esordio agli Internazionali d'Italia in corso di svolgimento nella capitale, chiudendo la pratica Zverev in due set.
Gli acciacchi alla schiena, ultimo in ordine di tempo di un lungo elenco di problemi che hanno rallentato il cammino dell'elvetico in questo inizio di stagione, avevano messo in dubbio fino all'ultimo la sua partecipazione al torneo di Roma. Ma alla fine Re Roger ha deciso di scendere in campo e, pur non al meglio, ha faticato il minimo sindacale per tenere a bada il rampante tedesco di origine russa, che studia per diventare fenomeno ma che oggi è stato rimandato all'esame svizzero.
Finisce 6-3, 7-5, con Federer che mette in mostra il meglio del suo repertorio, facendo spellare le mani a chi ha rinunciato al pranzo di mezzogiorno per assaporare di persona la magia del tennis made in Basilea. Magia come la palla corta che spezza l'equilibrio del primo set, regalando allo svizzero il break decisivo per volare a prendersi la prima frazione. Perché fin lì era stato equlibrio, con entrambi i contendenti bravi a mantenere il servizio, fino al sesto game e alla già citata giocata devisiva. Colpito, Zverev non trova più soluzioni convincenti per mettere in difficoltà l'avversario, che chiude la pratica.
Più equilibrio nel secondo set, con Zverev che prende le misure al più esperto e blasonato avversario, riuscendo anche a strappare un servizio. Dopo il contro break dell'elvetico, ancora un break è stato fatale al tedesco: quello dell'undicesimo game, preludio della più facile delle chiusure sul 7-5. Applausi del pubblico e posto riservato agli ottavi di finale, dove è atteso da un'altra sfida "generazionale" contro Dominic Thiem. Un altro aspirante campione all'esame di uno dei più grandi di sempre, un altro test per Roger sul cammino verso Parigi e, soprattutto, Wimbledon.