Non riesce proprio a decollare la stagione 2016 di Roger Federer. Il fuoriclasse elvetico, che già era stato costretto a saltare i due mesi successivi agli Australian Open per l'intervento chirurgico al menisco (niente Indian Wells, e nemmeno Miami per un virus influenzale), ha annunciato nella giornata di oggi il suo forfait per il secondo Master 1000 dell'anno su terra battuta, che si disputa nell'arco di questa settimana a Madrid. Stavolta non è il ginocchio a stoppare il fuoriclasse elvetico, bensì i ricorrenti problemi alla schiena che lo perseguitano ciclicamente da anni. La scelta di abbandonare il tabellone della capitale spagnola sarebbe solo precauzionale - secondo quanto spiegato dallo stesso Federer - allo scopo di poter invece partecipare al torneo di Roma in programma a partire da lunedì prossimo.
In questa stagione lo svizzero ha dunque disputato solo l'Atp 250 di Brisbane, gli Australian Open e il Master 1000 di Monte-Carlo, dove la sua corsa si è arrestata ai quarti di finale, per mano del francese Jo-Wilfried Tsonga. E' stato lo stesso Federer a spiegare ai cronisti la genesi del nuovo fastidio alla schiena: "Quando sono arrivato qui mi sentivo bene - ha detto l'attuale numero tre del mondo - ma sabato mi sono allenato e mi sono fatto male alla schiena, fermandomi non appena ho avvertito dolore. L'allenamento era programmato per circa due ore, invece sono dovuto uscire dal campo dopo un'ora e un quarto. A questo punto non voglio prendermi ulteriori rischi, anche perchè so che non sarei perfettamente pronto per l'esordio di mercoledì. Voglio giocare solo in ottime condizioni, ora mi riposerò e cercherò di essere pronto per Roma". Un altro forfait dunque per Roger Federer, che a Madrid lo scorso anno non aveva disputato un buon torneo, facendosi estromettere ben presto dall'australiano Nick Kyrgios. La speranza è di rivederlo in azione la settimana prossima a Roma, dove non è mai riuscito ad alzare un trofeo, ma ormai la sua stagione su terra battuta è in buona misura compromessa, con il Roland Garros in programma a fine mese.
Nel suo personalissimo calendario, l'elvetico aveva in un primo momento deciso di saltare tutta la fase sul rosso, e dunque anche i tre Masters 1000 di preparazione a Parigi, per dedicarsi ai primi due mesi con Australian Open e cemento americano, per poi ripresentarsi direttamente al Roland Garros, trampolino di lancio per la campagna su erba, dividendo così la stagione in due parti: una che sarebbe terminata con Wimbledon, l'altra che avrebbe preso il via con il torneo olimpico e si sarebbe conclusa con le Atp Finals di Londra (in mezzo Toronto, Cincinnati, gli US Open e la stagione indoor). Un programma completamente stravolto dagli infortuni, che costringerà Federer a presentarsi sulla terra di Parigi con pochissime partite nella gambe e con Halle altro unico evento sull'erba prima di Wimbledon. Ora non sono più infatti possibili ulteriori modifiche al calendario, dal momento che i tempi stringono e l'obiettivo - non dichiarato ma evidentissimo - di mettere il proprio sigillo per l'ottava volta ai Championships si fa sempre più difficile.