Grinta e carattere, le solite, di Rafael Nadal sono sufficienti allo spagnolo per tornare in finale al Monte-Carlo Rolex Masters 2016. Il ventinovenne di Maiorca ha la meglio, in tre set, di Andy Murray, che dopo aver vinto il primo parziale paga oltremodo l'enorme imprecisione al servizio, cedendo di schianto da metà secondo set fino al termine della gara. Nadal si prende la rivincita sul britannico che lo aveva sconfitto a Madrid lo scorso anno ed aspetta adesso il vincente della seconda semifinale tra Monfils e Tsonga, per provare a tornare a vincere sulla sua amata terra rossa monegasca dove manca dal 2012. 

Primo set tutto ad appannaggio del britannico, che prende fin dalle prime battute di gioco il pallino in mano. Nadal fatica oltremodo a trovare fiducia con il servizio e con i colpi da fondo campo, con la fatidica frullata di dritto che non trova quasi mai angolo e profondità. Al contrario, sulla diagonale di rovescio, Murray fa tutta la differenza e si crea i presupposti per il vantaggio nel sesto gioco, quando il maiorchino cede, complice anche un sanguinoso doppio fallo (2-4). Nonostante l’81% di prime in campo, lo spagnolo paga la scarsa percentuale di punti convertiti (50 con la prima, 40 con la seconda), dato che indica l’aggressività dello scozzese in risposta. Il piano partita di Murray riesce alla perfezione e, nel game successivo, dopo aver salvato due palle dell’immediato contro break, conferma il vantaggio. Le occasioni perdute da Nadal, corrucciato, ottundono la lucidità dell’iberico, che si concede al break fatale anche nell’ultimo gioco.

Rafael Nadal batte in tre set Andy Murray | www.atpworldtour.com
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Di cuore, oltre che di voglia, la reazione del maiorchino ventinovenne ad inizio secondo set. La grinta dello spagnolo esce fuori alla distanza, nel primo e, soprattutto, nel settimo gioco. Colpi più profondi e angolati, con Murray che si difende bene controbrekkando nel secondo gioco per l’1-1 ma non riesce più a portare dalla parte britannica l’inerzia dello scambio, complice una percentuale bassissima di prime in campo (circa il 40%). L’intensità del match e del livello del gioco di entrambi i protagonisti si alza con il passare dei minuti, con la stanchezza che permette ai due tennisti di liberarsi dalla pressione del risultato e del match ed avere il braccio più libero. Dopo il vantaggio acquisito, però, Nadal torna a vacillare con il servizio ed il dritto nell’ottavo gioco, concedendo immediatamente due chance per il pareggio. La risposta è da campione assoluto: prima si salva attaccando con il rovescio lo scozzese, poi approfitta dello scoramento dell’avversario per congelare il vantaggio. Murray tiene a fatica il nono gioco, ma non riesce ad impensierire lo spagnolo nel decimo e decisivo game (6-4). 

Niente da fare per Andy Murray, sconfitto in semifinale a Montecarlo | www.ibtimes.com.au
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L’inerzia del match si è oramai spostata definitivamente verso la Spagna e, il primo gioco del terzo parziale, lo conferma: 0-40 e tre occasioni salvate da Murray, prima delle due smorzate vincenti del maiorchino che valgono il break tra la frustrazione crescente dello scozzese. Spagnolo padrone del campo e maggiormente incisivo con i colpi da fondo campo, che gli permettono di confermare il vantaggio e salire subito 2-0. Il numero cinque del mondo sente l’odore del sangue e, dopo aver fiatato nel terzo gioco, brekka nuovamente a zero il britannico nel quinto, che esce definitivamente dalla gara sul 4-1 prima della naturale conclusione dell'incontro che arriva ai vantaggio dell'ottavo gioco dopo quattro palle match sprecate e due palle break salvate. 

Il punteggio 

Rafael Nadal b. Andy Murray 2-1 (26, 64, 62)