Un boato accoglie Roger Federer. L'ovazione che il pubblico presente tributa allo svizzero racconta della grandezza del personaggio, del suo appeal nel mondo della racchetta e dello sport. Federer è un unicum, qualcosa di inimitabile, un'oasi di salvezza nell'anonimato odierno. L'esordio a Monte-Carlo non riserva sorprese, Federer, da giorni sui campi per recuperare ritmo e sicurezza, supera in due set lo spagnolo Guillermo Garcia Lopez. Un Federer alterno, naturale, discreto nel primo parziale, a tratti splendido nel secondo. Al tramonto, un passaggio a vuoto che complica i piani, Roger cede il servizio, Garcia Lopez si avvicina ma manca l'aggancio. 63 64 Federer.
Federer entra nell'incontro con circospezione. Evidente la volontà di accorciare lo scambio, qualche errore preclude però l'allungo. Lo svizzero mette in rete qualche soluzione, non trova talvolta il campo, è il dritto a indicare la via. Ace, colpo a incrociare, a 30 tiene il primo turno in battuta. Federer paga, in risposta, l'azzardo e Garcia Lopez, due volte, passa. Lo scorrere delle lancette giova al re. Il ritmo aumenta, le accelerazioni di dritto sono mortifere, Garcia Lopez accusa e capitola, nel sesto gioco. Lo spagnolo deve forzare per avvicinarsi a Federer ma perde le coordinate del rovescio e il servizio. L'occasione per rientrare è però alle porte. Garcia Lopez sale 15-40, ma qui la riposta di Federer è da fuoriclasse. Prima si affida al servizio, poi, al termine di un duro scambio da fondo, gioca un rovescio che inchioda Garcia Lopez. La palla fila lungoriga e si adagia all'interno del campo. Chiusa la porta, Roger allunga, 52 e poi 63.
Nel secondo, il divario si amplia. Federer acquista fiducia e lascia libero il braccio, Garcia Lopez accusa la spallata. Lo spagnolo deve fronteggiare, già nel primo gioco, una palla break. Game lungo, in cui Roger si esibisce in difesa, maestro nel ribaltare lo scambio, e in cui Garcia Lopez palesa difficoltà quando costretto a scambiare sopra la sua consueta velocità di crociera. Si salva Garcia Lopez, ma lo spartito è chiaro. Federer corre in battuta, tiene senza patemi il servizio, mentre Garcia Lopez inciampa spesso. Nel terzo gioco, l'atteso break arriva. Federer fiacca di dritto Garcia Lopez, si apre il campo e con il medesimo colpo chiude. 2-1 e primo come on del match. Nella battaglia da fondo, lo spagnolo cede spesso per primo, è un batti e ribatti ad alta intensità, fuori giri va il tennista di qualità inferiore. 31 Federer e avvisaglie di fuga definitiva. Non c'è tempo e spazio per replicare, Garcia Lopez non ha l'ausilio della prima, serve una seconda morbida, Federer è nel campo e prende quota. Back d'attacco, chiusura. Rottura a zero. Sul 51, Roger accusa un passaggio a vuoto, Garcia Lopez prova a caricarsi, tiene due volte il servizio e nel mezzo mette a segno il primo break. 54, Roger non ha più margine d'errore. L'ultimo gioco si apre con un pesante gratuito dello spagnolo, Federer è addirittura dietro di un 15 (15-30), ma Garcia Lopez non ha la giusta cattiveria per riaprire la contesa. Sulla seconda, si àncora a fondocampo e Federer lo bracca. Contropiede e smash, difficile, per il 30-30, poi attacco e volée alta di rovescio. Sul match point, un rovescio, perfetto, a punire la porzione di campo offerta da Garcia Lopez. 64, vince Federer, il pubblico ringrazia.
Federer - Garcia Lopez 63 64