Djokovic e Goffin, già in semifinale, osservano con attenzione i due incontri odierni. Sul Campo Centrale, Kei Nishikori affronta Gael Monfils. L'unica partita tra il nipponico e il transalpino risale ad Halle, nel 2014. Erba quindi, con affermazione al terzo di Nishikori. Monfils dimostra, con il bel successo in tre su Dimitrov, di non essere un semplice "pazzo da terra", ma di poter recitare, con merito, un ruolo anche sul veloce. Per Nishikori, reduce da una facile vittoria con Bautista, si tratta di un test importante. In stagione, per Kei titolo a Memphis a spese di Fritz, miglior risultato per Monfils a Rotterdam. In Olanda, finale - persa -con Klizan. Entrambi fuori ai quarti a Indian Wells. 

Nella sessione serale, spazio a Raonic e Kyrgios. Il gigante canadese - in crescita sotto la nuova guida tecnica (non solo il torneo di Brisbane e la finale a Indian Wells, ma anche una bella semi a Melbourne con Murray) - deve fronteggiare un giocatore dai contorni indefiniti. Kyrgios è un talento assoluto, uno dei più puri del circuito, ma spesso incappa in giornate negative, perde il filo dell'incontro, con la concentrazione che si fa latente e il gioco che perde la sua naturalezza.  

Nessuno dei due si presenta ai quarti con certezze acquisite da confronti duri. Accoppiamenti favorevoli fino ad ora. Raonic senza problemi con Kudla, Sock e Dzumhur, Kyrgios protagonista con Baghdatis, Smyczek e Kuznetsov. 

In passato, tre sfide, due a uno per Raonic. Ultimo appuntamento però favorevole a Kyrgios, nel tempio di Wimbledon. 63 al quarto per l'australiano. Due partite sul verde, una sulla terra, primo duello sul cemento. Per Kyrgios, dopo la semifinale a Dubai e la finale a Marsiglia, un altro passo avanti nella rincorsa ai primi della classe. 

Nishikori - Monfils 

Kyrgios - Raonic