Tutto facile, all'apparenza, per Dominic Thiem. Il tennista austriaco dopo aver superato agevolmente l'australiano Groth ha la meglio anche del giapponese Nishioka, rivelazione dei primi due turni di Miami. Punteggio più pesante di quanto si sia visto, perché è proprio il ventenne nipponico ad avere l'iniziativa e giocare, prevalentemente, sul colpo in teoria peggiore del più quotato avversario, che invece si dimostra solido e concentrato. Con cinismo e pressione da fondo campo, Thiem chiude la pratica in poco più di un'ora, approfittando del calo mentale del giovane rivale.
Primi giochi del set iniziale di studio, con il giapponese che tende a prendere da subito le redini del gioco in mano provando a sfidare l'austriaco sul suo dritto. Solida e profonda, soprattutto in risposta, la risposta di Thiem, che sfrutta le seconde si servizio di Nishioka per guadagnarsi le prime palle break nel quinto gioco. Nonostante la sfacciata personalità, il nipponico trema sulle prime seconde di servizio, offrendo il fianco al break alla prima occasione. Lo svantaggio non abbatte l'animus pugnandi del minuto ventenne, che sale 15-30 con due passanti di rovescio, ai quali Thiem risponde con una prima solida, e due slice esterni con i quali chiude il game e conferma il break. Stavolta il contraccolpo si fa sentire, ed al quarto game di servizio Nishioka perde fiducia nei colpi da fondo campo: il secondo break è servito ed il 6-2 susseguente è solo formalità, sebbene chiuso dopo un'iniziale 0-30.
Inizio shock anche nel primo game del secondo parziale, quando Thiem ha subito l'occasione di brekkare l'avversario sul 15-40. Due buone prime e qualche errore di troppo gratuito dell'austriaco fanno tirare un sospiro di sollievo al giapponese. Dopo aver tenuto il servizio ai vantaggi, l'austriaco sfrutta la maggiore aggressività in risposta sulla seconda e sul 30-40 confeziona il break che gli permette di archiviare anche il secondo set ed in parte l'incontro. Thiem concede un solo punto in risposta all'avversario nei successivi due turni di servizio, spegnendo ogni velleità di rimonta del giapponese, che crolla definitivamente sotto il martello di dritto dell'austriaco.