Si è aperto il sipario su Miami dove, fino al prossimo 3 aprile, andrà in scena il secondo Master 1000 della stagione che, così come la scorsa settimana ad Indian Wells, si svolge sul cemento americano, ma sulla costa opposta.

Ad aprire il programma maschile ieri ci sono stati alcuni incontri interessanti. Uno su tutti, Edward-Vesely, lo scontro tra due delle nuove leve del tennis, che ha visto un po' a sorpresa il britannico imporsi al terzo set con il punteggio di 6-4 5-7 7-6. Degni di nota (almeno sulla carta) altri due match di questa giornata: Verdasco-Muller, con lo spagnolo che ha saputo approfittare di una superficie più lenta e quindi sfavorevole al lussemburghese per imporsi 7-6 6-3 e Youzhny-Gulbis, con il russo che si è sbarazzato facilmente dell'eterna promessa lettone con lo score di 6-4 6-2 in poco meno di un'ora e mezzo di gioco.

Altri tre iberici hanno superato il loro match di primo turno: Grannolers, ex top 30, ha sconfitto in due set Fratangelo, protagonista la scorsa settimana in California quando portò via un set a Djokovic, mentre Ramos-Vinolas e Cervantes hanno superato rispettivamente Gonzales e Rublev. Dopo la bruciante sconfitta contro Nadal, è tornato in campo il giovane tedesco Alexander Zverev, il quale ha dovuto ricorrere a due tiebreak per avere la meglio sulla wild card americana Mmoh, 18 anni e numero 370 del mondo. Ottimi esordi anche per il gigante australiano Groth e Pouille: il primo, proveniente da un inizio di stagione tutt'altro che convincente, ha battuto Estrella Burgos piuttosto facilmente con lo score di 6-3 6-2, il secondo, invece, ha sovvertito i pronostici imponendosi sul russo Gabashvili per 7-5 6-3.

Nella serata americana c'è stato anche l'esordio nel torneo anche per Simone Bolelli opposto alla giovane promessa Fritz: il bolognese, reduce da un inizio di stagione difficile, ha confermato il trend negativo arrendendosi in poco più di un'ora allo statunitense con il punteggio di 6-4 6-2 che non lascia possibilità di replica. Infine, dopo le vittoria di Monaco su Dodig e di Nishioka sul giovane statunitense Donaldson, c'era grande attesa per il derby argentino tra Del Potro e Pella che chiudeva il programma maschile della giornata: l'ex vincitore Us Open ha mostrato un altro passo in avanti spazzando via il connazionale in un'ora e mezzo di gioco con il punteggio di 6-0 7-6 e regalandosi al secondo turno niente di meno che Roger Federer, anche lui al rientro dopo l'operazione al ginocchio.