Non ha avuto storia la finale del primo Master 1000 stagionale. Troppo forte il numero uno al mondo Novak Djokovic per un Milos Raonic peraltro menomato da un problema muscolare agli adduttori. Il serbo si conferma padrone assoluto del circuito maschile dominando l'atto conclusivo di Indian Wells con il punteggio di 6-2 6-0 e continuando ad aggiungere trofei alla sua già ricca bacheca. Per Nole si tratta del quinto trionfo sul cemento del Sud della California, con tanto di record di Masters 1000 vinti eguagliato (ora a pari merito con Rafa Nadal). Grazie un torneo disputato in crescendo, Nole è arrivato alla finale in gran condizione, spazzando via le nubi su un suo possibile calo dopo le difficoltà in Coppa Davis. Dal canto suo Raonic può essere soddisfatto per il percorso fatto durante il torneo, ma dovrà riflettere sulla sua fragilità muscolare e sulle difficoltà negli incroci con i primissimi della classe.

Il canadese è messo subito alle corde al servizio, con Djokovic che risponde alla grande e si difende ancor meglio, procurandosi due palle per il break in apertura. Raonic le annulla di forza, ma deve capitolare poco dopo, anche perchè il numero uno al mondo sciorina il meglio del suo repertorio (eccezionale un suo pallonetto in allungo di diritto che incanta il pubblico del centrale di Indian Wells). L'incontro si chiude virtuamente qui, anche perchè Raonic non riesce a trovare alcuna contromisura alla solidità del rivale, che vola sul 4-0 in un lampo, prima di chiudere il primo set per 6-2. Impressionante la forza d'urto del servo, centratissimo al servizio, molto concentrato alla risposta e perfetto nei colpi di rimbalzo, tutti profondissimi e bassi per il lungagnone canadese, che sembra non trovare più il bandolo della matassa, al punto da chiamare il medical time-out tra primo e secondo parziale. La testa di serie numero dodici accusa in effetti un problema ai muscoli adduttori, che si acuisce nel corso del match, impedendogli di servire alla massima velocità.

Raonic però decide di non ritirarsi e di continuare per onorare la finale raggiunta. Così facendo si consegna però a una lunga agonia, perchè Djokovic non molla di un centimetro e gli strappa ancora la battuta, volando via anche nel secondo set. L'orgoglio di Milos gli consente di lottare per evitare un passivo troppo severo, ma Nole non concede sconti, aggiudicandosi anche game lottati e lunghi sul servizio dell'avversario, che alla fine deve arrendersi con uno score pesantissimo, un 6-2 6-0 che conferma lo status di padrone del tennis di Djokovic, che sotto il sole della California alza il suo quinto trofeo in carriera (record in solitario), raggiungendo Rafa Nadal per numero di Masters 1000 conquistati. Ora i big si spostano sulla costa orientale degli Stati Uniti, per il torneo di Miami, in cui tornerà Roger Federer, per la prima volta in campo dopo l'operazione al menisco. A Key Biscayne ci si attende una reazione da Andy Murray e altri miglioramenti da Nadal, ma il principale e doveroso favorito rimane il fenomeno serbo, sempre più fuori categoria per i suoi avversari e perfettamente a suo agio sul cemento all'aperto, da sempre sua superficie preferita.

Djokovic (1) - Raonic (12) 6-2 6-0