La giornata odierna, a Indian Wells, vede in campo i protagonisti del settore maschile. Tempo di semifinali: apre il confronto tra Goffin e Raonic, a seguire il match più atteso, Djokovic - Nadal.
Nole sbarca al penultimo atto dopo una partita difficile con Jo Tsonga, due tie-break, con il serbo costretto a rientrare nel secondo, dopo un passaggio a vuoto al servizio. Il torneo di Nadal è invece fin qui sopra le righe. Un'affermazione di carattere con Zverev - match point teutonico, prima del ritorno di Rafa - la conferma con Nishikori. Avvio in sordina, poi l'urlo del mancino di Manacor a scuotere il Centrale. Episodio n.48 di una rivalità senza fine. Un capitolo, il secondo dell'annata corrente, che offre a Nadal l'ennesima occasione per bussare alla porta dei primi della classe. Una lunga rincorsa, fiato lungo, sguardo interrogativo, ora lampi via via più continui. Sprazzi di Nadal. Il 62 61 di Doha, vicino nel tempo, allontana possibili sorprese, ma Rafa è in progresso e chiede all'incontro odierno risposte, aldilà del risultato.
Djoko è in striscia aperta da 5 partite - 3 delle quali sul veloce - viene da 9 successi negli ultimi 10 incontri con lo spagnolo e nelle due sfide più recenti ha concesso la miseria di una palla break. La capacità di alzare il livello in base a posta e avversario pone Nole su un gradino privilegiato. Il ritmo del serbo è proibito a tutti. Rafa deve osare, spingere, togliersi dalla ragnatela di Djokovic, spogliarsi del vecchio Nadal per proporne uno più "moderno" in grado di perforare il muro del n.1.
Goffin - Raonic è invece partita di talento e forza. Il tennis rapido, ricco di soluzioni del belga va a scontrarsi con la potenza titanica del canadese. Per Goffin, la semifinale a Indian Wells rappresenta il miglior risultato in stagione, mentre Milos mette sul piatto il titolo di Brisbane (affermazione in finale con Federer) e la semifinale di Melbourne. Il percorso di Goffin non è da poco. W con un nervoso Wawrinka, poi lo schiaffo a Cilic, gigante croato assimilabile, per caratteristiche, a Raonic. Proprio la partita con Marin può indicare a Goffin le chiavi per uscire con successo dalla contesa odierna.
Con Berdych e Monfils, un Raonic solidissimo. Impenetrabile al servizio, attento in risposta. Giocatore completo, difficile non considerarlo favorito ai nastri di partenza.
Un solo precedente tra i due. Si torna al 2014, a Basilea. In quell'occasione, 64 al terzo Goffin.