Si è rivelato più serio del previsto l'infortunio rimediato dal nostro numero uno Fabio Fognini nel torneo di Rio quando, nel match di secondo turno contro lo spagnolo Gimeno-Traver, fu costretto a ritirarsi per un forte dolore intercostale che gli impediva di muoversi in campo. Pochi giorni dopo è arrivata anche la diagnosi: lesione degli addominali obliqui, non una delle migliori notizie visto l'importanza di questi muscoli per un tennista (e non solo) e per la regione del corpo che interessano.

Ma il tennista di Arma di Taggia non si è fatto scoraggiare, dicendosi comunque fiducioso per il recupero e mettendosi subito all'opera con la riabilitazione necessaria per recuperare e ritornare al massimo della forma. Ieri è stato lo stesso Fognini a postare sulle sue pagine social un video che mostra una parte della visita medica a cui si è sottoposto in Spagna e allegando una frase nella quale dichiara un suo ritorno in campo tra 4/6 settimane. Inevitabili dunque i forfait dai primi due Masters 1000 sul cemento americano di Miami e Indian Wells, tornei nei quali Fabio comunque non doveva difendere punti vista la sua uscita prematura al primo turno lo scorso anno, mentre più dolorosa è stata per lui (e per noi) la rinuncia agli ottavi di Coppa Davis in programma questo fine settimana contro la Svizzera, orfana comunque di Federer e Wawrinka. Calendario alla mano, il suo ritorno in campo dovrebbe essere previsto quindi a metà aprile, giusto in tempo per la stagione da lui preferita, ossia quella della terra rossa europea che accompagnerà per più di un mese i migliori rappresentanti del circuito ATP fino all'appuntamento più importante, ossia quello del Roland Garros.

Purtroppo questo stop si è ripercosso anche sul ranking dell'azzurro che, non potendo difendere la finale dello scorso anno a Rio de Janeiro, è crollato fino alla trentunesima posizione mondiale e dunque per lui quest'anno c'è l'obbligo di costruirsi la classifica nei Masters 1000 europei di Montecarlo, Madrid e Roma, oltre al 500 di Barcellona, fino ad arrivare allo Slam parigino dove, ad oggi, rischia di non partire tra le teste di serie. Se l'infortunio sarà superato, Fabio ha le armi per imporsi in questi grandi tornei sulla sua superficie preferita, basta ricordare la semifinale del 2013 nel Principato di Monaco, i quarti al Roland Garros del 2011 dopo la storica partita con Montanes o i più recenti ottavi di finale al Foro dello scorso anno. Non resta dunque che augurare pronta guarigione al nostro Fabio e non vediamo l'ora, nel bene o nel male delle sue ben note “follie”, di rivederlo presto in campo.