È nata una stella? Saranno i successivi tornei a dircelo, ma la maturità mentale e tennistica offerta da Thiem questa settimana sono degni di un giocatore affermato o comunque dal grande avvenire.
Dopo la grande prestazione offerta ieri contro Nadal, l'austriaco si ripete oggi in finale contro un sorprendente Almagro, che in questa campagna argentina ha dimostrato sprazzi dell'ex top ten, battendo tra gli altri Tsonga e Ferrer.

Il primo set è stato molto equilibrato, con l'austriaco l'unico giocatore ad offrire (e annullare) palle break, mentre lo spagnolo è stato impeccabile al servizio. La conclusione del set, dopo 37 punti pari, è il tiebreak, con Thiem che gioca in maniera stupenda (come ieri con Nadal) vincendo il primo punto con un dritto vincente dopo uno scambio estenuante e di fatto incanalando il tiebreak, vinto per 7 punti a 2.

Nel secondo l'austriaco sembra in controllo, e sul 3-2 ha una palla break a disposizione che ha il sapore di match point, con Almagro che pare stanco e meno rapido negli spostamenti. Ma lo spagnolo è bravo ad annullarla e anzi, trovando delle energie insperate, fa un filotto di quattro game consecutivi portando il conto dei set in parità.

Il terzo parziale è una vera e propria battaglia di nervi: Thiem, apparentemente sfiduciato, perde subito il servizio e va sotto 2-0 ma sfruttando i regali dello spagnolo rientra sul 2-2. Da qui in poi i due giocatori tengono bene i loro turni di battuta fino al tiebreak, dove ancora un volta Thiem dimostra di avere una marcia in più, e chiude per 7 punti a 4 in due ore mezza di gioco, alzando al cielo il quarto trofeo della sua giovane carriera