Fabio Fognini si impone d'autorità sul gigante olandese Thiemo de Bakker e conquista il secondo successo nel torneo in corso di svolgimento ad Auckland. Dopo i brividi d'esordio - affermazione al tie-break del terzo, annullando match point - l'azzurro trascorre una giornata di assoluta tranquillità e archivia la pratica in poco più di 45 minuti.
Il punteggio - periodico 61 - evidenzia la differenza tecnica tra i due interpreti in campo. Thiemo de Bakker, al tabellone principale grazie ai successi nelle qualificazioni con l'australiano Greg Jones e il croato Mate Pavic (al primo turno del main draw bella vittoria sullo spagnolo Ramos Vinolas, 63 64), prova a sfruttare la potenza del servizio, scaraventa la pallina dall'alto dei suoi 193 centimetri, ma va a cozzare con il talento luminoso del miglior tennista azzurro. Non bastano 6 aces per mantenere il ritmo di un Fognini in palla.
Fognini incrocia de Bakker per la seconda volta in carriera - dopo il 75 63 di Umago nel 2013 - e ancora una volta dispone liberamente del rivale, muovendo i fili della partita fin dalle prime battute. Fabio perde solo tre punti al servizio - 1 nel primo set, 2 nel secondo - e scappa rapidamente, concretizzando due rotture nel parziale iniziale.
L'olandese - n.100 al mondo, 40 nei momenti di maggior brillantezza - zoppica ulteriormente con lo scorrere della sfida, emerge un senso di impotenza, che conduce ad altri tre break nel set successivo. Fognini non lascia una sola palla a de Bakker che raccoglie nulla in risposta.
Doppio 61 come detto, ora il torneo sale di livello, perché sulla strada dell'azzurro si pone Jo Tsonga, reduce dall'ottimo incontro con il tedesco Kohlschreiber (63 64 per il transalpino).