In attesa di Roger Federer - non in perfette condizioni - a Brisbane esulta Grigor Dimitrov, per anni costretto a lottare con l'etichetta di novello Roger. Dimitrov - dopo una stagione sotto il par - cavalca il buon inizio di 2016 e accede al terzo turno del torneo australiano, dopo il successo in tre set sul serbo Troicki. Dimitrov si consegna nel parziale d'apertura, con un Troicki ingiocabile al servizio - 85% di punti con la prima - che sfreccia dal 55 al 75. Il ritorno del bulgaro nel secondo parziale, un break per parte, con Grigor che comincia a scalfire la resistenza di Troicki e conquista un delicato prolungamento a 6. Il 76 lancia Dimitrov e affievolisce Troicki, nel terzo due rotture a firma Dimitrov e 62 che chiude la partita.
Medesimo spartito per Milos Raonic. Il bombardiere canadese - opposto al qualificato Dodig - soffre nel primo parziale, quando non supportato dalla prima - 9/23 con la seconda - lascia il set, nettamente, al tie-break. L'impatto, nel secondo, è di ben altra fattura, Raonic scappa via rapidamente e conferma la supremazia nel terzo, senza mai cedere il servizio. 67 61 64.
A regalare la sorpresa di giornata è il transalpino Pouille. Il 21enne di Francia si impone in tre sul belga Goffin, testa di serie n.6 del tabellone. Nel parziale d'apertura Pouille decolla e si porta avanti 30, ma subisce il ritorno di Goffin sul 44. La tenuta mentale è da consumato veterano, Pouille si aggiudica il tie-break e indirizza la contesa. Il livello di Goffin - nel secondo - è altissimo. Non offre opportunità di break e sul 54 piazza la zampata che rimette in equilibrio la partita. La spallata non destabilizza Pouille, perfetto nel trovare da metà terzo set l'abbrivio giusto. Arrivano due break in rapida successione e un'affermazione di assoluto valore. 76 46 63.