John Isner può ritenersi piuttosto soddisfatto dell'anno appena trascorso; è vicino al suo best ranking di numero nove del mondo, ottenuto nel 2012, ed ha conquistato un titolo ATP 250 nella sua terra d'origine, gli Stati Uniti. 

Discreto inizio di stagione per il gigante di 208 cm, allenato da Justin Gimelstob, con il terzo turno raggiunto agli Australian Open (battuto dal lussemburghese Gilles Muller in tre set; Muller è comunque un osso duro sulle superfici rapide, specie grazie all'ottimo servizio, ma la sconfitta di Isner è risultata alquanto strana), i quarti a Memphis e, addirittura, la sconfitta inaspettata al primo turno a Delray Beach contro l'australiano Marinko Matosevic.
L'americano è parso ritrovare il suo vero livello tennistico solamente a fine marzo, a Miami, quando è stato capace di eliminare in serie Dimitrov, Raonic e Nishikori, prima di arrendersi in semifinale al numero uno Novak Djokovic

Nei Masters 1000 sulla terra europea, bisogna dire che John è stato piuttosto sfortunato dato che, in due tornei su tre, ha trovato nel suo cammino lo spagnolo Rafael Nadal, avversario tosto su questa superficie.
Male al Roland Garros (battuto da Chardy al secondo turno); leggermente meglio a Wimbledon, dove si è visto sbarrare la strada da Cilic al terzo turno, dopo aver eliminato Go Soeda e il temibile australiano Matthew Ebden.
Finalmente un po' di continuità si è intravista da agosto, quando Isner si è imposto ad Atlanta e la settimana successiva ha raggiuto la finale nel torneo ATP 500 di Washington, battuto da Kei Nishikori.
Infine, tornando agli eventi importanti, quarto turno raggiunto agli US Open, fermato da Federer e quarti di finale a Pechino, battuto questa volta da Djokovic.
Siamo sicuri che John ricorderà per sempre il torneo di Parigi Bercy, ultimo torneo della stagione nel quale ha battuto Federer 7-6 al terzo, prendendosi la rivincita dopo la sconfitta a Flushing Meadows.

'Long John' ha rilasciato nei giorni scorsi un'interessante intervista al portale dell'ATP, nel quale ha parlato della sua preparazione al prossimo anno:
"Non è stato facile giocare 70 partite in un anno. Dopo ogni stagione ho sempre bisogno di riposarmi almeno per una settimana, è molto utile staccare fisicamente e mentalmente col tennis per un periodo breve.
Sono in fase di preparazione per il prossimo anno: mi sto allenando principalmente in palestra per migliorare il fisico e quando vado sul campo col mio coach alleno principalmente in rovescio e il colpo in uscita dal servizio.
Per giocare un'ottima stagione dovrò lavorare duramente sul campo ed allenarmi molte ore al giorno, ma senza mettere da parte la palestra, che per noi tennisti è veramente un fattore importante
".