Dopo aver riportato nel 2013 il trofeo di Wimbledon sul suolo britannico per la prima volta dai tempi di Fred Perry, ora Andy Murray è a un passo dal riscrivere nuovamente la storia tennistica della sua Gran Bretagna. Lo scozzese - che giocherà i due singolari e il doppio con il fratello Jamie - è infatti il protagonista più atteso della finale di Coppa Davis, in programma contro il Belgio a Gand da venerdì 27 a domenica 29. E' tutto pronto ormai al palazzetto del Flanders Expo, dove è stato allestito un campo di terra rossa indoor proprio al fine di mettere in difficoltà i britannici, da sempre a loro agio sui rimbalzi veloci dell'erba o del sintetico indoor.
La scelta della superficie ha indotto Murray a preparare con cura la trasferta belga, nonostante lo scozzese abbia quest'anno trionfato in ben due tornei - consecutivi peraltro - sul rosso di Monaco di Baviera e di Madrid, senza contare l'impresa sfiorata al Roland Garros, dove la sua rimonta contro Novak Djokovic si è arrestata solo al quinto set di fronte all'incredibile solidità del numero uno al mondo. Ma se Murray (inteso come Andy) sarà il giocatore di riferimento su cui riposano le speranze dei sudditi di sua Maestà per riportare nel Regno Unito l'insalatiera a distanza di ben 79 anni dall'ultima volta (1936, ancora Fred Perry in campo), i belgi sono pronti a dare battaglia con il loro tennista più rappresentativo, quel David Goffin che è reduce dalla migliore annata della sua carriera, ormai stabilmente tra i primi venti al mondo (attualmente è numero 16 della classifica Atp). Il secondo singolarista dei padroni di casa sarà invece Steve Darcis, 31 anni, onesto mestierante della racchetta, salito però agli onori delle cronache per aver eliminato Rafa Nadal al primo turno di Wimbledon 2013. Al duo Coppejans-Bemelmans saranno invece affidate le chiavi del doppio belga, attesi all'ardua impresa di ipnotizzare i più esperti e talentuosi fratelli Murray.
Sul calore del pubblico mostra di contare il capitano dei padroni di casa Johan Van Herck, intervenuto ieri in conferenza stampa insieme ai suoi ragazzi: "Per noi si tratta di un evento straordinario - ha detto Van Herck, alla guida di una nazione in finale di Davis per la prima volta dal 1904 - credo che sia qualcosa di molto importante non solo per il tennis belga, ma per tutto lo sport della nostra nazione. Abbiamo tutto un paese dietro di noi e cercheremo di fare un passo ulteriore per conquistare il trofeo. Ecco perchè dovremo cercare al meglio di rappresentare il Belgio anche dal punto di vista della sportività". Dal canto suo David Goffin non teme la sfida con Murray, già persa nettamente poche settimane fa a Parigi-Bercy: "Lì Andy ha giocato benissimo e io non ero in giornata - ha spiegato il numero uno dei padroni di casa - qui le condizioni sono completamente diverse, c'è un'altra superficie, un altro pubblico. Sarà tutta un'altra partita". Gli fa eco Steve Darcis: "Mi sento particolarmente bene in questo momento, ho finito presto la stagione e così ho avuto modo di riposare e prepararmi sulla terra rossa già da tre settimane".
Consapevole dell'opportunità unica che attende la Gran Bretagna è anche Andy Murray: "Vincere la Davis dopo aver battuto le altre tre nazioni che ospitano tornei dello Slam (Francia, Stati Uniti e Australia, ndr) sarebbe qualcosa di fantastico per tutti noi, e penso che sarebbe anche meritato. Essere qui è frutto di un lavoro che ha richiesto almeno cinque anni di tempo, tra giocatori, staff tecnico, atletico, fisioterapisti e tutto il resto del team. Siamo cresciuti moltissimo nell'ultimo quinquennio. Prima eravamo una squadra di basso livello nel panorama internazionale, ora siamo pronti a competere con i migliori". Il capitano britannico Leon Smith non ha ancora sciolto i suoi dubbi riguardo al secondo singolarista da affiancare a Murray, con il più esperto James Ward a contendersi il posto con il giovane ventenne Kyle Edmund, mai in campo in un match di Coppa Davis. "Non è facile rimanere concentrati in queste condizioni - ha ammesso Ward - tutti vorrebbero giocare in una competizione del genere, figurarsi in finale. Ma stiamo lavorando insieme da squadra per ottenere il miglior risultato possibile".
Ecco come le due nazioni sono giunte alla finalissima di Gand. La Gran Bretagna ha sconfitto al primo turno gli Stati Uniti sul tappeto indoor di Glasgow, prima di eliminare la Francia sull'erba del Queen's e ottenere il lasciapassare per la finale contro l'Australia tornando sul veloce della Emirates Arena di Glasgow. Il Belgio ha invece inizialmente estromesso i campioni in carica svizzeri - in realtà orfani di Federer e Wawrinka sull'indoor di Liegi - per poi maltrattare un Canada altrettanto rimaneggiato (out Pospisil e Raonic) sulla terra rossa di Ostenda, mentre contro l'Argentina si è disputata la semifinale sul veloce indoor di Bruxelles.