Kevin Anderson conquista il primo titolo del 2015 e sconfigge una maledizione lunga sette finali, regolando a Winston Salem Pierre Hugues Herbert.

La sfida si conclude in due set, con il punteggio di 64 75. Il sogno di Herbert, giunto all'atto conclusivo dopo il percorso tra qualificazioni e tabellone principale, si infrange sull'ultimo scoglio, mentre Anderson, al via grazie a una wild card e testa di serie numero due del torneo, alle spalle del transalpino Simon, incamera un'importante iniezione di fiducia in vista dell'Open degli Stati Uniti al via domani.

Il sudafricano è una macchina al servizio. 16 aces al termine, il 76% di punti con la prima, il 68% con la seconda. A fare la differenza è proprio questo dato, infatti, alla compattezza di Anderson fa da contraltare un'evidente fragilità di Herbert senza l'arma principale. Quando costretto a ricorrere alla seconda, il transalpino perde il filo del gioco e incamera meno della metà dei punti (45% nell'arco dei due set).

Anderson non cede mai la battuta, cancella le quattro palle break conquistate da Herbert durante l'incontro e allontana l'unico momento di difficoltà ad inizio secondo parziale. Il sudafricano si trova sotto 0-40, ma spegne il fuoco francese e rintuzza l'attacco del più giovane rivale. Herbert trascina la partita fino al 55, qui è il suo braccio ad accusare fatica e pressione. Un doppio fallo consente ad Anderson di presentarsi al servizio per l'incontro. Occasione ghiotta e chiusura.

Al termine, il transalpino si mostra comunque soddisfatto per il lungo cammino. Parole importanti anche per Anderson, per una volta vincente. Fari ora a Flushing Meadows, i giganti della racchetta si confrontano nel quarto Slam dell'anno.

Anderson - Herbert 64 75