Il cuore non basta. Andreas Seppi esce a testa altissima dalla finale più importante della sua carriera, cedendo soltanto alla fine ad un Federer regale. Roger è semplicemente il Re di Halle e lo dimostra con una prestazione immensa, durante la quale ha dovuto giocare al massimo delle sue possibilità contro un Seppi mai domo e remissivo, che ha avuto le sue opportunità di vittoria, ma che non è riuscito ad essere anche cinico nei momenti cruciali. Il punteggio testimonia l'equilibrio della sfida, vissuta in maniera palpitante per tutta la durata del match. Federer conquista così l'ottavo titolo in Germania.
Per l'altoatesino è la prima finale stagionale, dopo un infortunio all'anca che gli ha condizionato la stagione sulla terra rossa, mentre l'elvetico è alla sesta finale del 2015 (tre vinte, due perse).
Un primo set esaltante, giocato a ritmi altissimi e soprattutto con un Seppi che dimostra e conferma di essere tornato a livelli altissimi, fisicamente e tecnicamente. Non soffre la pressione, anzi, mette spesso in difficoltà Roger trovandogli le giuste contromisure sul suo servizio. La prima funziona bene, la seconda ancor di più: Andreas impensierisce il Re sul ritmo del gioco, passando spesso Federer da fondo campo. Seppi fronteggia il primo momento di difficoltà nel settimo gioco, quando sul 40 pari deve aspettare circa dieci minuti (causa pioggia mentre si chiude il tetto) prima di chiudere il parziale ai vantaggi in attesa che si chiuda il tetto del centrale. Al ritorno, è Federer a faticare sul proprio servizio, concedendo ben due set point all'altoatesino nel decimo gioco che però subisce l'ira dello svizzero che si salva grazie alla prima di servizio e a ben sette ace. L'occasione non abbatte Seppi, Federer tiene a fatica il dodicesimo game, ma sale di giri col servizio e con il dritto nell'ultimo gioco prima di chiudere agevolmente il tie-break dove Seppi non può nulla.
Roger è in fiducia, tiene agevolmente i propri turni di servizio aggredendo Andreas quando l'italiano non mette la prima di servizio, che rispetto al primo set, latita. L'altoatesino non molla, si aggrappa come può al match, soffrendo, anche arrancando, ma mai lasciando del tutto la gara: il dritto ed il rovescio funzionano sempre a meraviglia, soprattutto da fondo campo, dove riesce a trovare sempre gli angoli del campo ed essere lucido e propositivo. Il quinto gioco, sul 2-2, è il primo che Federer non chiude facilmente, condizionato dalle poche prime di servizio in campo. Seppi entra in risposta e si guadagna palla break, ma non passa sulla volèe dello svizzero, che chiude con due prime di servizio il gioco. Dopo averla scampata, lo svizzero aggredisce in risposta in uno dei pochi momenti di rotturas dell'altoatesino, che si salva ai vantaggi (3-3). Seppi spinge ancora con la risposta, con due vincenti si porta 0-30, ma Federer ancora una volta chiede il massimo al suo servizio, salvandosi.
Ottavo gioco che si apre con Seppi sbaglia che troppe prime e si concede alla risposta aggressiva di Federer sul 30 pari che va a palla break: il servizio dell'altoatesino gli permette di salvarla, ma Roger alza il ritmo col rovescio e disegna il campo, guadagnando la seconda palla break. Seppi non molla, e risponde alle bordate di Federer con la stessa moneta. La gara è bellissima, i due tennisti profondono il massimo sforzo. Altra palla break da una parte, altra palla per chiudere il game dall'altra. Seppi salva capra e cavoli annullando le tre palle break e riportandosi in parità con i game, mentre Roger rimurgina sulle occasioni perdute, mostrando anche un pò di rabbia mista a frustrazione.
Il nono game sul servizio dello svizzero non si gioca. Roger serve quattro prime, tre delle quali vincenti. L'ultimo game è il decimo, decisivo, dove Seppi avverte la pressione del momento e regala troppe chance allo svizzero di entrare in ritmo sul suo servizio. Sul 15-15 Roger piazza due vincenti di seguito col rovescio, chiudendo il match alla seconda palla match nonostante una difesa indomita di Andreas Seppi.