La cornice del Pietrangeli, gremito in ogni ordine di posto, il tennista azzurro di miglior talento, un avversario di classe, una giornata al Foro di tennis vero, fatto di emozioni e battiti. Fabio Fognini batte Grigor Dimitrov, in una partita per due set indecifrabile, dominata nel terzo dal miglior Fognini del 2015, e si regala, oggi, l'ottavo di finale contro il ceco Tomas Berdych.

Dopo le sconfitte di Monte-Carlo e Madrid, l'atto terzo di una rivalità bella, intrigante, tra due artisti del gioco, due fuoriclasse a cui manca un centesimo per completare il puzzle e chiudere il cerchio, salendo il gradino che porta alla nobiltà della racchetta.

Nel primo parziale, c'è l'aiuto di Dimitrov, il bulgaro non concretizza tre set point nel tie-break e Fabio, a rete, si prende set e fiducia. Nel secondo, con uno sprazzo di tennis etereo recupera il break, gioca cinque minuti meravigliosi, con un passante in allungo di rovescio che esalta il Foro. Sul 44, la pressione schiaccia Fognini e Dimitrov, l'azzurro ha una palla game, Dimitrov riesce a portare a casa un gioco ricco di gratuiti e a servire per il set. Fognini reagisce, si porta a palla break, ma la prima salva Dimitrov. Si va al terzo, 76 Fognini, 64 Dimitrov. 

Momenti di esaltazione, pugni al cielo, momenti di frustrazione, racchetta sbattuta violentemente a terra. Il pubblico segue la lotta interiore di Fabio e si alza in piedi, quando nel secondo gioco del terzo, Fognini, con un Dimitrov troppo superficiale, mette a referto 5 punti consecutivi, con una volée di dritto poetica che accarezza la riga. Il colpo da K.O, poco dopo. Fognini si difende e inventa un lob che scavalca il bulgaro, è il doppio break, è 40. Ormai c'è solo Fognini, ogni 15 è accompagnato da un boato, il Pietrangeli è una bolgia, quasi calcistica. Nel sesto gioco, Dimitrov sparacchia in corridoio il rovescio, Fognini doppia con un lungolinea, sempre di rovescio, ingiocabile. 60, apoteosi.

In serata, l'esordio, atteso, di Roger Federer, opposto a Pablo Cuevas. Un buon Federer quello romano, centrato, attento, pronto a cogliere le poche occasioni offerte da Cuevas, incontrato di recente in finale a Istanbul. Il primo parziale si risolve al tie-break, 7 punti a 3 per lo svizzero, nel secondo, Federer strappa la battuta a Cuevas e conquista la partita. 76 64.

Rafa Nadal lascia le briciole al turco Ilhan, 62 60, mentre Murray regola Chardy, 64 63. Fuori, tra le teste di serie, Bautista Agut, Lopez, Simon e Tsonga.

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