Jimmy Connors e Ivan Lendl accolgono Roger Federer in un gruppo ristretto, elitario. La finale di Brisbane è il teatro perfetto per raggiungere la vittoria n.1000 in carriera, per stabilire un nuovo record, scherzando ancora una volta il tempo. In una giornata da leggenda, è perfetto anche l'avversario che si pone sulla strada di Roger. Milos Raonic è all'altezza della finale e dell'attesa, mette a ferro e fuoco le difese dello svizzero, gioca punto a punto, sfiorando il colpo di scena nel terzo set. Quel che manca al canadese è il giusto sangue freddo per chiudere la partita, quando Federer accorcia e si vede travolto dalle bordate di Milos. Una partita dai due volti, dominata da Federer per un set e oltre, con quella sensazione di intoccabilità che solo il più forte giocatore di sempre è in grado di trasmettere. Un set e un break avanti, Roger ha un black out e consente a Raonic di rientrare. Da lì è una battaglia e il livello sale in modo esponenziale. Raonic conquista il tie-break e porta il match al terzo, con l'inerzia a favore. Qui l'equilibrio corre sul filo, fioccano opportunità da ambo le parti e solo il sangue freddo dello svizzero, l'abitudine al momento, sposta l'inerzia. Sul 5-4, il break. Gioco, partita, incontro, record. Roger Federer, 1000 volte.
Il primo set ha un andamento definito fin dai primi giochi. Federer ottiene una quantità di punti enorme con la prima - 2 aces a game nei primi tre turni di servizio - e non soffre se chiamato alla seconda. Raonic invece parte contratto, non sfonda con la potente battuta, letta da Federer, con anticipo. Il break arriva presto. Raonic commette due gratuiti e sulla palla break è costretto all'errore dall'aggressività di Federer. In 31 minuti lo svizzero incamera il parziale, lasciando due punti solo nel gioco di chiusura, sul 5-4. Sul 30-30, dritto vincente e fuorigiri di Raonic. 6-4 Federer.
Partita che sembra giungere ai titoli di coda a inizio secondo set. Una finezza stilistica di Roger porta alla doppia palla break, Raonic non ha risposte dalla prima e si consegna con un sanguinoso doppio fallo. L'ace del 2-0 pare una firma sul match e invece il confronto assume una piega differente. Dal 30-0 Svizzera, Raonic timbra 4 punti consecutivi, lasciando andare il braccio, senza paura. Rientrato nella partita, il canadese lascia le briciole e spara a ogni occasione, mettendo in seria difficoltà il suo avversario. Il destino regala il tie-break e l'inizio di Federer, con minibreak di vantaggio - meraviglioso il primo punto - induce in inganno, perché da lì è monologo canadese. 7 punti in fila Raonic, con Federer inerme e impreparato sia su un comodo passante che su un dritto non impossibile depositato sul nastro.
Il tornado Raonic annusa la chance della vita e diventa padrone del campo. Federer barcolla, urla, cerca di far sentire la presenza, ma la devastante fiducia acquisita da Raonic porta a tre palle break. Roger c'è e col servizio resta in piedi. Le opportunità sono ora molteplici, per entrambi. Sul 2-1 è Federer a decollare. Passante lungolinea e dritto out di Milos, 2 palle break. Stavolta il servizio aiuta Raonic. In un continuo alternarsi di momenti esaltanti e prevedibili colpi oltremisura, data la velocità di gioco e il livello di intensità, si giunge al 4-4. Federer tiene il servizio, caricando Raonic di ulteriore pressione. Sul 5-4, 30-30, il momento chiave. Doppio fallo Raonic, match point. Il dritto del canadese termina in rete, esplode la gioia di Federer.