Montecarlo si risveglia dal torpore un attimo prima della parola fine. Quasi non volesse credere allo spettacolo rappresentato in campo, il pubblico assiste in disparte alla recita messa in atto da David Ferrer e Rafa Nadal. I primi incoraggiamenti giungono al tramonto del terzo set, quando Rafa si ritrova due break sotto e David si presenta a servire per il match. Lì c'è una sorta di spontaneo applauso per l'otto volte campione. Nadal richiama allora la fioca luce dell'orgoglio per ribaltare sulla terra le residue energie. Ferrer sente invece in un attimo tutta la pressione prima non considerata. Due game riavvicinano gli sfidanti, ma la gioia finale è di David, il meno forte. Ferrer, che con Rafa ha perso quasi sempre, trova la sua giornata. Gioca al meglio, per tutta la partita. Il n.1 del mondo incappa in un incontro non eccelso e finisce vittima della ragnatela del connazionale, tatticamente perfetto nella continua ricerca del rovescio del suo avversario. Una partita a scacchi che Ferrer strappa nel primo set, grazie a un tie-break mal interpretato da Nadal, e conquista nel secondo parziale, dove Rafa cerca di uscire da massacranti scambi prolungati. 7-6 6-4 il punteggio finale.
Il primo set racconta di un continuo batti e ribatti, una lotta estrema, punto dopo punto. Come consuetudine, tra i due poco conta il servizio. Entrambi a proprio agio in risposta cercano di infilarsi nelle crepe altrui. Ferrer si mostra in palla già in apertura e conquista subito un break di vantaggio. La reazione di Nadal non si fa attendere. Il terzo gioco dura addirittura oltre 15' ed è a favore di Rafa che ritrova la parità sul punteggio di 3-3. Fioccano le palle break, come i game di rottura. Per ben quattro volte, nei primi cinque giochi, chi si trova in battuta non riesce a difendere il territorio. Oltre un'ora per giungere al tie-break, giudice supremo di questo parziale d'apertura. Non c'è storia, tre errori pesanti di Rafa segnano il 7-1 per David.
Cambia la musica nel secondo parziale. Nadal non accetta più il mellifluo tennis di Ferrer e cerca di interrompere precocemente la guerra da fondocampo, rischiando maggiormente il vincente. La scelta non paga ed è ancora David a guadagnarsi un break di vantaggio. Sul 4-2, Ferrer gioca un ottimo turno in risposta e sfruttando le incertezze di Nadal si conquista il diritto di servire per il match. Il polso trema a un passo dall'impresa. Nadal estrae dal cilindro il cuore e si riavvicina. Il momento decisivo si presenta sul 5-4 30-30. Ferrer cancella le ansie di anni di sconfitte e spara il dritto lungolinea. Match point e un colpo dopo apoteosi. Si consuma la vendetta, signorile, di David Ferrer. Senza esultare troppo, nel rispetto di un'amicizia, ma tra gli applausi.
In semifinale David Ferrer, tornato a straordinari livelli, dopo le brutte sconfitte di Doha e Auckland, si trova al cospetto di Stanislas Wawrinka. Lo svizzero, accantonate le prestazioni inspiegabili in Davis, disegna un quadro perfetto contro il canadese Raonic. Un primo set combattuto, vinto al tie-break, un secondo dominato. Percorso perfetto finora per l'elvetico, mai in difficoltà, dall'esordio con Cilic ad oggi.