Di nuovo, non il miglior Djokovic, ma quanto basta per avere la meglio anche su Richard Gasquet, dopo essersi imposto su Federer e Del Potro, sempre in tre set. Match che sulla carta offre pochi spunti: Nole ha già in tasca il biglietto per la semifinale, mentre Gasquet in tasca ha il biglietto aereo per Parigi, ad eliminazione già sancita. Oltretutto, nella giornata odierna il francesino ha fatto parlare di sè prevalentemente per la burrascosa rottura con il coach italiano Riccardo Piatti.
Nonostante potesse sembrare poco più di un'esibizione, i due giocatori hanno sostanzialmente divertito il pubblico presente alla O2 Arena, non pienissimo per la verità. Nel primo set, cerca subito la fuga Djokovic, strappando la battuta al transalpino, salvo vedersi poi recuperare e trascinare al tie break. Non si completa però la rimonta di Gasquet, che cede il set al serbo. Il francese vuole però dare un senso a queste sue Finals e parte alla carica nel secondo set, inchiodando Nole con un parziale di 3-1, che segnerà definitivamente l'andamento del set. Il 6-4 a favore del transalpino prolunga la contesa al terzo set, dove il 26 enne di Belgrado non concede più nulla. Scappa subito 3-0 e chiude poi 6-3, in poco più di due ore.
L'andamento del match di Djokovic rispecchia fedelmente il comportamento di Nadal ieri, con un calo preoccupante nel secondo set, prima di reimboccare la retta via nel momento decisivo. Ora il serbo, come si sapeva già da ieri, affronterà in semi lo svizzero Wawrinka, ormai in pianta stabile nell'Olimpo. Mentre Gasquet conclude qui una stagione esaltante, che lo ha visto tornare a giocare una semifinale Slam, a Flushing Meadows, ed un tennis favoloso, ricamato come solo lui sa fare.
Domani alle 15 italiane l'eterna sfida tra Nadal e Federer aprirà il programma delle semifinali, completato appunto da Wawrinka-Djokovic, alle 21 di casa nostra. Al calar della stagione, quando oltre alle Finals mancano solo i verdetti di Coppa Davis, riaffiorano le vecchie certezze: Nadal, Djokovic ed un ritrovato Federer; Stan the Man sarà l'oursider, la mina vagante. Ora, parola alle racchette.