Un film già visto. Una storia di cui sai il finale. Resti lì, appeso al televisore, strabuzzando gli occhi a ogni colpo, sperando magari in un colpo di scena. In un'esplosione a sorpresa. La favola invece tende a ripetersi. Le tinte spagnole sbiadiscono la bandiera rosso-crociata. Wawrinka gioca il solito elegante tennis. Disegna angoli e traiettorie. Per un set è di una bellezza sconvolgente. Il tie-break però diventa guerra. Punto a punto. Addirittura tre set-point per Stanislas. Uno sanguinante, reclama vendetta. Sbaglia col rovescio, il colpo della casa, il lampo a cui affideresti la tua sorte. Si sgonfia di colpo, ricadendo pesante sul cemento di Shanghai. Il leone Nadal trionfa, 12-10 al prolungamento. Alza la voce, l'adrenalina. Tramortisce col solo sguardo, lanciando pugni al cielo, che paiono montanti, il povero Wawrinka. Il sogno svanito con Djokovic all'Us Open, torna, sotto forma di incubo, in terra cinese. Il secondo set è una passeggiata. L'emotività di colpo scompare. Lo svizzero prosciugato dal primo parziale, cede, senza reagire. 6-1. La storia si ripete.

 

Avanza Nadal, con lui Djokovic. Gael Monfils è il perfetto sparring partner di Nole. Corre, “sgomma” sul campo, si contorce. Un Djokovic imperfetto. Parte forte il transalpino, conquista un break in apertura, come con Federer, il giorno precedente, e, meritatamente, si prende, dopo più di un'ora, il primo set. Il lungo periodo però è congegnale al serbo, che piano piano entra nella racchetta dello spossato francese. In una stagione altalenante, fatta di rientri e stop, la battaglia dei tre set presenta il conto a Monfils, costretto alla resa. 6-4 6-2 Djokovic e semifinale.

 

Completano il quadro dei magnifici quattro Tsonga e Del Potro. Nessun problema per Jo-Wilfried, che regola Florian Mayer 6-2 6-3. Il sogno Master continua. Federer dista poco più di 100 punti. Travolgente torna ad essere anche Del Potro. I patemi con Kohlschreiber sono ormai ricordo lontano. La febbre scomparsa, il riposo, garantito dal ritiro di Haas, manna dal cielo. Almagro spagnolo da terra rossa, tutto corsa e colpi a effetto, viene travolto dalla potenza della torre di Tandil Un doppio 6-3, per regalarsi Rafa.