Partita incantevole tra i due tennisti, forse una delle più belle di questo Roland Garros. Da una parte Fabio Fognini, tennista ligure di Arma di Taggia. Ambizioso, testone ma anche delizioso, elegante nel gioco. Da un paio d'anni produce il suo miglior gioco, proprio qui, proprio durante lo slam parigino. Per lui parlano i 47 vincenti ma anche i 59 errori gratuiti.
Dall'altra parte della rete Rafael Nadal, il toro di Manacor, 8 volte vincitore del Roland Garros. Tenacia e costanza le sue parole d'ordine. Sta soffrendo in questo scorcio di slam, non è al 100%, ma è sempre l'avversario da evitare su questi campi.
Fabio ha giocato una delle sue migliori partite da un po' di tempo a questa parte, con un primo set giocato divinamente. Oltre alla cronica inconstanza è mancato il colpo vincente nelle seconde tirate dal maiorchino, che non sembravano potenti ed erano da sfruttare. Nadal ha sofferto tremendamente il gioco del ligure ma come sempre ha sfruttato al meglio i momenti bui dell'avversario di turno. Buon secondo set, in cui si conferma muro di gomma salvando due/vincenti di Fognini a game. Nel terzo il cedimento mentale dell'italiano consegna agevolmente il match nelle manone dello spagnolo.
PRIMO SET - Nel primo set, nel bene e nel male, fa tutto Fabio: solido e propositivo con il servizio, sbaglia raramente le misure nel proprio turno di battuta e riesce a brekkare Nadal mandandolo fuori giri con vincenti di tutti i tipi. Punta forte sul rovescio iberico che sembra poco reattivo alle bordate di dritto ma soprattutto sfoggia un rovescia lungolinea da urlo. L'epilogo, il punto più alto della pressione "fogniniana" è il break ottenuto al quinto gioco. Segnaliamo per gli amanti del bel giuoco una bellissima controsmorzata di Fabio, soffice soffice che si poggia dall'altra parte del campo in cui Nadal non può fare nulla.
Purtroppo, però, Fognini si dimostra ballerino mentalmente e riconsegna le chiavi del match allo spagnolo all'ottavo gioco. Un game giocato maluccio in cui Rafa con il minimo sforzo ottiene il break che incalana il match sui binari a lui favorevoli. Ora è Nadal a spingere all'angolo Fabio, la pressione iberica sale al decimo gioco in cui il numero 3 del seeding colleziona 3 set-point. Fabio le annulla mostrando i muscoli, giocando dritti e rovesci in maniera spaventosa. Colpisce la velocità d'esecuzione e soprattutto la velocità in cui la palla esce dal piatto corde. E' un Fognini "deluxe" che ottiene l'improvviso break all'undicesimo game e va a servire per il set.
Niente da fare, nei momenti che contano un po' il braccino del tennista italiano, un po' Nadal che gioca da campione, il controbreak è la logica conseguenza. Si va al tie-break. Si susseguono piccoli strappi a favore dell'uno e dell'altro, finché un rimbalzo poco favorevole sul 4-4 sfavorisce Fabio che non riesce a riprendersi e cede il set.
SECONDO SET - Fognini non molla un punto e anzi continua a giocare in maniera impeccabile. Altri vincenti piovono su Nadal come il maltempo che imperversa in Italia in questi giorni. Fabio è bravo anche a difendersi ed annulla prepotentemente alcune palle break. Bellissima la scena in cui all'ennesimo salvataggio di Nadal ,Fognini fa roteare la racchetta in aria in segno di stizza. Nadal cresce punto dopo punto e da buon scassinatore, riesce a piegare il lucchetto del gioco del ligure che subisce un sanguinoso break nel quinto gioco. Fabio, però, non si da pace e continua ad incalzare l'otto volte campione del Roland Garros riuscendo ad ottenere palle break in tutti e tre i game di servizio di Nadal concedendo solo un 15 nei suoi. Nel momento della verità, quando Nadal serve per il set, ecco un barlume di speranza, anzi tre: sono delle succose palle break, di cui due consecutive che però non verranno sfruttate. E come tutte le brutte favole che si rispettino, alla prima palla game, ergo set-point, Nadal concretizza. 2-0 Spagna, au revoir, Fabiò?
TERZO SET - Fabio cede alla distanza, è stanco, nervoso, Nadal ora gioca da Nadal ed è sotto certi aspetti ingiocabile. Va in un amen sotto 5-1 (break nel primo e nel quinto gioco, nonostante nel secondo gioco ha avuto 2 palle del controbreak) ma con un moto d'orgoglio riesce a rientrare sul 5-4. Nadal, però, non si fa pregare e chiude a zero il decimo ed ultimo gioco della partita.