Teso come una corda di violino. Fabio Fognini ha giocato molto sotto il suo standard quest'oggi. Non si può parlare di rammarico, occasione persa o altro perché Nadal è sembrato più in forma del solito. Come se la vittoria di Madrid l'avesse caricato a mille. L'occasione per non sfigurare c'era: una meravigliosa cornice di pubblico ha acclamato ad ogni secondo il nome di Fabio. Gli occhi di tutti gli appassionati italici di questo meraviglioso sport erano per Fabio. Nadal che storicamente carbura lentamente nei primi turni di un torneo. Tutto ciò non è bastato, Fognini viene liquidato in un'oretta con solo 4 game portati a casa.
L'inizio del match è segnato dalla lentezza da bradipo del tennista di Arma di Taggia e dalla partenza fulminante del pluridecorato campione maiorchino. Si arriva velocemente al 2-0, Fabio riesce a destarsi e ad accendersi. Game vinto sul proprio servizio e due palle break sul servizio Nadal che l'iberico prontamente sventa. Il ligure subisce un contraccolpo psicologico notevole: otto punti (e due game) persi consecutivamente consegnano in pratica la prima frazione a Rafa che completa l'opera effettuando un altro break. 6-1, in 25 minuti.
Copione, quello del secondo set, che ricalca i sette giochi visti in precedenza: Fabio non sembra (se ci è mai stato) esserci con la testa sul match, Nadal che ne approfitta e vola sul 2-0 in un amen. In molti da casa avranno predetto una bicicletta ma Fognini ritorna in sè e alza visibilmente il livello di gioco, lasciando andare il braccio: si guadagna una palla break e con una strepitosa risposta di rovescio passa un tentativo di serve and volley di Rafa. L'inerzia sembra essere a suo favore: nel game successivo riesce a non avere difficoltà al servizio e impatta sul 2-2. Ma Nadal, preoccupato per il rientro di un finalmente propositivo e lucido Fabio, torna ad essere il tennista cannibale e lottatore che ben conosciamo: guadagna 3 game consecutivi in maniera fin troppo facile, mantenendo due servizi ed effettuando il break.6-1, 5-2. Gli manca un solo game per la vittoria.
Fabio regala tantissimo, sembra ormai rassegnato e Nadal ha un match-point sul servizio del tennista ligure. Ma ecco subentrare il Genio. Quel quid in più che rende Fognini un tennista stravagante, folle. Si inventa un serve and volley (aiutato da un benevolo nastro) sconsigliato ai deboli di cuore tenendo il servizio poi grazie ad un super dritto a 155 km/h! Il game successivo però rispecchia l'andamento globale di Fabio: troppo teso, alla ricerca della perfezione, Fognini non si accorge che Nadal in un baleno è sul 40-0. Al primo match-point stringergli la mano diventa solo una formalità.
Ci si aspettava di più ma bisogna dare il giusto merito anche a Nadal per la buona prestazione che ha disputato. Nonostante soffra i primi turni il maiorchino è sembrato cinico e determinato. Agevolato da un Fabio troppo falloso è stato bravo a ricacciare subito l'avversario dal suo guscio senza permettergli lo sviluppo del proprio gioco. Ora il prossimo avversario è Gulbis. Un banco di prova da non sottovalutare per continuare la rincorsa al settimo alloro nelle nove partecipazioni al Foro Italico.
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