Incredibile. Clamoroso. In molti stenteranno a crederci: Roger Federer, il Re del Tennis, è stato sconfitto da Kei Nishikori per 6-4, 1-6, 6-2.

La chiave del match è stata una maggiore affidabilità da parte del talentuoso nipponico che ha sbagliato il giusto e ha anche realizzato numerosi vincenti. Federer, al contrario, ha disputato un match con pochi risvolti positivi e molti lati oscuri, uno dei quali, è stato sicuramente fare tanti errori gratuiti.

Eppure l'inizio dell'elvetico non era stato male: Federer tiene a zero i primi due servizi mentre Nishikori con leggera difficoltà insegue ed impatta il match, finché, improvvisamente, arriva il break del nipponico al quinto gioco culminato da un delizioso dritto dell'atleta del Sol Levante.
Federer non riesce ad effettuare il controbreak e sul suo servizio continua a concedere poco, break a parte. Si arriva, con i due tennisti intenti a concentrarsi più sulla propria battuta che nella risposta, al decimo game: ci si aspetta il braccino del giovane giapponese o una reazione dell'elvetico e invece Federer commette errori banali e lascia la prima frazione a Nishikori.

Il secondo set è un monologo di Re Roger: arriva a palla break in ogni servizio del giapponese che solo per puro caso riesce a non subire la bicicletta. Federer brekka l'avversario nel quarto e nel sesto gioco: proprio in  questo game, Federer delizia il pubblico con un drop shot d'autore. La partita quindi è di nuovo in parità: 1-1.

L'inerzia sembrerebbe per Federer, quindi, secondo la logica dei valori in campo e del secondo set: e invece, Nishikori non molla più niente a Federer che incomincia a sbagliare tantissimo. Nishikori incomincia a farsi spazio con giocate profonde e dritti al limite della riga, un tennis d'attacco ormai quasi sempre più raro sulla terra.
Federer è incapace di reagire sotto i colpi nipponici ed esce di scena con un secco 6-2.

Grandi meriti a Kei Nishikori, tennista dalle grandi doti mentali ma soprattutto tecniche. Non è una sorpresa ma una bellissima realtà che ha incominciato a farsi largo nella scorsa annata, dopo anni in cui il potenziale non è riuscito ad "esplodere" per problemi fisici. Per Federer non una bella sconfitta (esistono belle sconfitte?) ma non tutto il male viene per nuocere: questa defiance gli potrà servire da buon viatico per il prosieguo della stagione sulla terra. 

Nadal rimane il grande favorito per questo torneo ma viste le cadute di Federer e Djokovic non possono essere escluse altre sorprese a priori.