Le premesse e le formazioni
Il Milan, dopo la sconfitta contro la Cremonese, era chiamato ad aprire il suo conto delle vittorie casalinghe in questa giornata, per non perdere terreno dalle prime posizioni. Per farlo, doveva battere il Bologna di Italiano, reduce dalla bella vittoria di Como.
Allegri punta forte sul 3-4-2-1, con Maignan (dal 56' Terracciano per infortunio) difeso dal solito trio Tomori, Gabbia e Pavlovic. A centrocampo Saelemaekers, Modric, Fofana ed Estupinan, con Rabiot e Loftus-Cheek a fare da sostegno a Gimenez unica punta.
Italiano risponde schierando un 4-3-3 compatto, con Zortea, Heggem, Lucumi e Lykogiannis a proteggere la porta di Skorupski. In mediana ad impostare il Bologna schiera Freuler, Ferguson e Fabbian, con il tridente davanti composto da Orsolini, Castro e Cambiaghi.
La partita
A farla da padrone, sul piano del gioco, è la squadra rossoblu, che chiude la partita col 61% del possesso palla ma ad avere le migliori occasioni è la squadra di casa.
I rossoneri costruiscono molte azioni offensive ma non riescono a finalizzare in porta fino al 61' quando, su un pallone scaricato al limite da Saelemaekers, arriva col piattone destro Luka Modric che deposita in rete il vantaggio rossonero e diventa il 6 marcatore nella storia della Serie A a siglare una rete dopo aver compiuto i 40 anni.
Il Milan chiude la partita 1-0, si porta a casa i 3 punti e vola all'inseguimento di Juventus e Napoli, al momento a punteggio pieno.
Le polemiche finali e il rosso ad Allegri
Sul finale di partita, minuto 85', a San Siro c'è ampio spazio per le polemiche: Nkunku viene servito in profondità da un pallone alto ed entra in area di rigore. Lucumì arriva in corsa e impatta sul francese che, sbilanciato, cade in avanti, ma le polemiche non si placano: Nkunku si rialza, cerca di calciare e viene nuovamente atterrato, sta volta da un contatto col piede di Freuler, che impedisce all'ex Chelsea di calciare.
Marcenaro prima assegna il rigore, poi dopo la chiamata al VAR decide di revocarlo. E sia San Siro che Allegri diventano una furia.
Il tecnico toscano va faccia a faccia con Rapuano, ieri designato come 4 uomo, che, con un richiamo ad ampi gesti, invita Marcenaro ad espellere Allegri. L'ex Juventus, che nel frattempo aveva già provveduto a far volare la sua giacca, continua a protestare con Rapuano e, prima di allontanarsi dal terreno di gioco, applaude ironicamente la squadra arbitrale.
In parole povere, è stato espulso Max.
E la Serie A aveva bisogno di tutto questo.
Il Milan ha vinto di corto muso e Allegri si è fatto espellere per proteste dopo essersi tolto la giacca.
Bentornato a casa Max!