Oggi sembra un ricordo lontano, ma solo un paio di mesi fa il Milan era saldamente al primo e successivamente al secondo posto. Ora, vedendo la classifica aggiornata, i rossoneri sono scesi addirittura al quinto posto a pari punti con Napoli e Juventus con il rischio di buttare via una bella stagione in malo modo.
Ma facciamo un passo indietro: ieri sera il Milan ha perso nettamente per 3-0 contro una Lazio ritrovata. I rossoneri vanno subito sotto per un contropiede guidato da Correa, sbandano, rischiano l'imbarcata già nel primo tempo, ma resistono e si scuotono, ma senza trovare il pari. Ad inizio ripresa i biancocelesti raddoppiano sempre con Correa, ma il Milan protesta per un fallo ad inizio azione non fischiato su Calhanoglu: Orsato, arbitro della gara, nonostante un fallo inequivocabile e il richiamo del Var, non cambia idea e conferma la decisione. Il Milan stacca inevitabilmente la spina e così la Lazio controlla il risultato trovando anche il 3-0 con Immobile.
Per il Milan si tratta della seconda sconfitta consecutiva, ma in generale non sta vivendo un buon momento da molte settimane. Già da gennaio qualcosa nel sistema si era inceppato, ma da dopo l'eliminazione in Europa League sembra che si sia spento o rotto qualcosa: sicuramente manca l'energia, la benzina è finita e lo si vede anche in quei giocatori che fino ad ora avevano tirato la carretta, ma adesso non girano più, come Kessie. Si sente anche la mancanza di Ibrahimovic, il leader di questa squadra che ha saltato troppe gare, tanti giocatori sono fuori forma, come Hernandez, Bennacer e Calhanoglu. Anche chi veniva da ottime prestazioni è peggiorato, uno su tutti Tomori, il peggiore in campo. E' vero anche che ieri la squadra di Pioli è stata condannata anche dagli episodi, ma non può essere una giustifica perchè i punti persi in queste settimane ora si fanno sentire.
Il Milan sta vivendo il peggior momento di questa stagione perchè fino ad ieri non aveva mai sbagliato due partite di fila, ma il secondo ko consecutivo, complica un percorso che fino a domenica tutti lo giudicavano meritorio: rispetto a qualche mese fa, Napoli, Lazio ed Atalanta si sono ritrovate, giocano tutt'altro calcio e stanno meglio rispetto a proprio ai rossoneri e alla Juventus, anche lei in crisi di risultati.
Il 2021 del Milan è stato un vero disastro soprattutto se si pensa al bellissimo 2020: da gennaio ad oggi sono ben 9 le sconfitte in campionato, troppe per chi vuole tornare tra le prime quattro e se si analizza tutto il girone di ritorno, quindi anche i tanti pari con squadre di mezza classifica, è tutt’altro che da squadra che vuole ritornare nell'Europa che conta.
Nulla è perduto perchè mancano ancora 5 partite e con 5 vittorie il Milan finirebbe la stagione al secondo posto. Il problema sarà fare 15 punti perchè i rossoneri incontreranno tre squadre in lotta per non retrocedere (Benevento, Torino e Cagliari) e due in lotta per un posto Champions (Juventus ed Atalanta).
Quello del Diavolo è uno dei calendari più tosti, ma ormai è inutile fare ragionamenti o processi anticipati. Il Milan deve ritrovare una tranquillità psicologica, ma non sarà facile. Da sabato ogni gara sarà una battaglia ed i rossoneri dovranno scendere in campo in maniera diversa. Una vittoria netta contro il Benevento potrebbe dare ai rossoneri la carica giusta per andare poi a Torino contro la Juventus per il primo scontro diretto.
Il tempo delle chiacchere è finito, il Milan deve ritrovare l'anima indiavolata.