Una Juventus a due facce batte il Genoa 3-1 e si porta a quota 62 in campionato, confermandosi al terzo posto in classifica. Dopo un primo tempo brillante e suggellato dai goal di Kulusevski e Morata, i bianconeri soffrono nella ripresa. Il Genoa accorcia infatti con Scamacca e fa sudare freddo ad una Juve che tira il fiato al 70' e solo dopo il tris di McKennie. Genoa che resta a 32, male Ronaldo per i bianconeri.

Padroni di casa che scendono in campo con il 4-4-2. Davanti a Szczesny, difesa a quattro composta da Cuadrado, De Ligt, Chiellini e Danilo. Bentancur e Rabiot in mediana, ai loro lati Kulusevski e Chiesa. Confermati Ronaldo e Morata in avanti. Un più coperto 3-5-2 per gli ospiti, con Ballardini che opta per Pandev e Scamacca in avanti. Perin in porta, protetto dal terzetto di centrali Masiello-Radovanovic-Criscito. Mediana affidata a Badelj, affiancato da Behrami e Rovella. Biraschi e Zappacosta i fluidificanti.

Primo tempo quasi perfetto per la Juventus. I bianconeri giocano bene e pressano alto, anticipando le velleitarie azioni offensive dei liguri. I padroni di casa passano subito in avanti con Kulusevski. Al quarto di gioco, lo svedese riceve da un Cuadrado imprendibile a destra e calcia, conclusione imparabile per Perin. La Juventus è fantasiosa  pimpante, davvero lontana parente di quella opaca vista a inizio stagione e nel derby. Tre minuti dopo ci prova Chiesa, Perin disinnesca. Il raddoppio bianconero è però nell'aria e si concretizza al ventesimo. Tutto parte da un pallone perso da Radovanovic su cui si avventa Chiesa. L'ex Fiorentina arriva a tu per tu con Perin e calcia. Il portiere ospite devia di lato e serve di fatto Ronaldo che, inspiegabilmente, colpisce di tacco volante e prende il palo. La deviazione aiuta Morata che a porta spalancata fa 2-0. Il primo tempo si conclude con il Genoa in affanno e con la Juve che rischia di calare il tris con Rabiot prima e Kulusevski poi.

Di diverso tono la seconda frazione. Ballardini alza il baricentro dei suoi e il Genoa accorcia le distanze. Da corner, al 49', Scamacca stacca e piazza un colpo di testa imprendibile per il portiere Szczesny. Il grifone sembra rivitalizzato e la Juve arranca. Grande merito va a Pjaca che, con il dente avvelenato, prova a beffare la sua ex compagine. Al 55', il croato tira e trova l'ottima risposta di Szczesny. Appena un minuto dopo è ancora più clamoroso l'errore dell'ex Dinamo Zagabria: in area, Pjaca mette a terra Chiellini ma spara altissimo praticamente dal dischetto del rigore. Capendo l'antifona, Pirlo getta nella mischia Dybala e McKennie per cercare un equilibrio. L'americano è l'uomo della provvidenza per la Signora. Al 70' infatti, approfittando di una dormita di Ghiglione, McKennie scappa via e batte un Perin disperato nell'uscita. E' di fatto il KO per il Genoa, costretto a concludere in 10 a causa dello stop di Zappacosta causa infortunio. Il match si conclude con i bianconeri in avanti. Migliore in campo per i padroni di casa, Cuadrado. Per gli ospiti in evidenza Scamacca.